L’Isola d’Elba è stata la prima della lista nella agenda delle presentazioni dei nuovi piani di smaltimento dei rifiuti della Provincia di Livorno. Primato che è stato subito ribaltato quando l’Assessore alle politiche ambientali Marco della Pina ha illustrato i dati delle percentuali di raccolta differenziata dei comuni dell’ATO 4 per l’anno 2001: l’Isola si distingue per i risultati più scarsi, con un totale del 7% contro il 24% delle zone continentali. La maglia nera elbana va a Capoliveri con lo 0,16 %, meglio di tutti fa Campo nell’Elba con il 13, 60 %. Ma molta strada deve essere ancora percorsa per arrivare all’ambizioso traguardo che la Provincia si è prefissata: il 55% entro il 2007. Con la presentazione dei due piani provinciali, dei rifiuti urbani e dei rifiuti speciali, l’Ente comprensoriale vuole innanzitutto esaltare un concetto di fondo: che i rifiuti siano considerati una risorsa, che l’immondizia non sia più vista come ingombro nocivo con cui avvelenare il pianeta, bensì una ricchezza dalla quale ricavare materiali per il riuso, una sorta di miniera preziosa del terzo millennio. “Adesso l’Elba è stata dotata della struttura impiantistica con la quale si possono impostare i processi di selezione e compostaggio organico – ha dichiarato l’assessore Della Pina riferendosi al Buraccio e Literno- , e il conferimento in discarica deve considerarsi come l’ultimo stadio e il più marginale del percorso di smaltimento. Ora sta ai comuni e ai cittadini impegnarsi perché questa macchina funzioni”. “E’ stato chiuso l’impianto di gassificazione del Buraccio – ha continuato- anche perché oltre ai rischi di inquinamento è ormai inaccettabile, anche moralmente, che vengano inceneriti materiali preziosi che possono essere riammessi nel processo di produzione.” Il primo obiettivo rimane però sempre quello di ridurre al minimo la produzione di rifiuti, mediante accorgimenti vari, che possono andare dalla preferenza accordata ai vari prodotti che impiegano una quantità minima di imballaggi, alla misura, già adottata ad esempio da Pantelleria, come ha illustrato in sala Umberto Mazzantini, di vietare l’ingresso sulle piccole isole di merci confezionate in contenitori di difficile smaltimento. Per quanto riguarda le quote di partecipazione all’Esa (Elbana Servizi Ambientali, la società che gestisce lo smaltimento dei rifiuti all’Elba) il Sindaco Ageno, peraltro l’unico sindaco in sala, ha fatto presente che il Comune di Portoferraio detiene ancora il 99, 70% contro uno 0,05% degli altri comuni, un azionariato quindi ancora troppo poco diffuso che pesa in maniera spropositata sul Capoluogo. Il Sindaco ha poi annunciato che per Portoferraio si sta approntando un progetto di raccolta differenziata “porta a porta”, metodo questo, anche stando alle direttive provinciali, che permette di ottenere prodotti di compostaggio di migliore qualità, alleggerendo in maniera sostanziosa anche le bollette dei cittadini. Nella sala della Provincia la discussione è poi continuata tra il pubblico, piuttosto scarso per la verità, ed i tecnici Lazzarini e Serra che affiancavano l’Assessore Della Pina, nell’ottica di un percorso partecipativo, già inaugurato con la presentazione del bilancio provinciale, che vuole coinvolgere il più possibile istituzioni, associazioni e cittadini durante l’iter di approvazione dei piani sui rifiuti. “Siamo qui per discutere e accogliere le vostre osservazioni, quello che vi presentiamo è un prodotto iniziale – ha detto Della Pina riferendosi ai due documenti – attraverso le vostre proposte e critiche arriveremo al prodotto finale, pronto per l’approvazione.” La scadenza per chiunque voglia presentare le proprie osservazioni scritte rimane il 21 settembre, saranno accolte anche le segnalazioni che giungeranno in Provincia tramite la posta elettronica.
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