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La storia siamo noi!

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 28 agosto 2003

Vorrei porre all’attenzione di tutti la notizia che il Comune di Marciana Marina ha creato (finalmente!) il suo/nostro (come residenti!) sito Internet. E’ un sito ben fatto, veloce e di facile lettura: www.marcianamarina.net Oltre alle facce del sindaco e degli assessori, consiglierei di andare a guardare la sezione “storia” del più piccolo comune dell’Isola d’Elba. Si clicca nell’home page “GUIDA TURISTICA” e poi “STORIA”. Mi sembra sia un ottimo esempio della “nouvelle vague” storiografica indicata dal governo di questa Povera Patria (Battiato docet) soprattutto per quanto riguarda il “Novecento” (il secolo scorso, per intenderci). Dal sito si evince che la cosa più importante successa a Marciana Marina, dopo le passeggiate di Napoleone nei primi dell’Ottocento, sia stata la fondazione dei Fasci di Combattimento ai primi di aprile del 1921. E che gli Alleati, dopo “l’occupazione”, “emanarono a iosa ordinanze di polizia”. Al “fine storiografo” che ha assemblato la pagina porgerei anche i migliori omaggi per la lezioncina sulla nomina governativa del “Podestà”: grazie! Queste cose, purtroppo, sono successe in tutta Italia (in quegli anni). E non mi sembra che ci sia di andarne fieri! Da italiano, residente/ospite a Marciana Marina, non oso dire altro. Mi è già stato detto che i traghetti vengono e “tornano indietro”, quindi “adeguarmi”! Ma credo lo stesso che nel Novecento sia successo qualcos’altro anche a Marciana Marina! Non a caso si festeggia il 2 giugno, e non solo (25 aprile, qualcuno ricorda cosa sia successo, tra gli amministratori – e gli “storici” - del comune di Marciana Marina?). allego un estratto del sito: Nel periodo della Prima Guerra Mondiale (1915-1918) il territorio elbano rimase immune da offese belliche, eccezion fatta per le cannonate sparate da un sottomarino Germanico che, emerso all'alba del 23 maggio 1916 nella rada di Portoferraio, cannoneggiò gli Alti Forni senza arrecare danni apprezzabili, ma affondò un piccolo bastimento ed uccise due persone. ....Sui primi dell'aprile 1921, nacque a Marciana Marina, il Fascio di Combattimento, a breve distanza da quello di Portoferraio che, all'Elba, era nato per primo. Ma nè allora nè mai si verificarono a Marciana Marina azioni squadristiche o violenze gravi. Nell'anno successivo (18 ottobre 1922) ebbe inizio il ventennio fascista a seguito della presa di potere da parte dei Fasci. Il Governo Fascista riformò la struttura delle Amministrazioni Comunali a capo delle quali fu posto un funzionario di nomina governativa chiamato "il Podestà". ... Nel dicembre 1925, Antonio Braschi fu Giuseppe - un Marcianese della Marina, residente in America da molti anni - elargì 100.000 lire al Comune per "miglioramenti scolastici" nel paese natio. Fu' così che nel 1928 fu posta la prima pietra di un nuovo edificio scolastico. ... Nella Seconda Guerra Mondiale, il territorio dell'Elba diventò, ancora una volta, teatro di guerra e campo di battaglia fra eserciti stranieri. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 i Tedeschi, dopo un atroce bombardamento aereo di Portoferraio, costrinsero alla resa le truppe Italiane che presidiavano l'Elba e occuparono l'intero territorio dell'Isola. Seguirono mesi "bui" durante i quali le popolazioni Elbane condussero una vita durissima adattandosi a mille espedienti e arrabattandosi in mille mestieri. Nell'anno successivo l'Alto Comando Alleato decise di occupare l'Isola d'Elba procedendo alla sua liberazione. L'operazione, chiamata "Operazione Brassard" scattò nella mattinata del 16 giugno 1944. Una divisione di Fanteria Coloniale Francese, sbarcata sulla spiaggia di Marina di Campo, si impadroniva della parte occidentale dell'Isola e, affacciandosi poi sul versante settentrionale, occupava Marciana, Poggio e Marciana Marina. Nei due giorni successivi l'occupazione da parte delle truppe Francesi era completa. Conclusasi la guerra, si installò all'Elba un Governo Militare Alleato (A.M.G.) che tenne l'amministrazione dell'Isola emanando a iosa ordinanze di polizia. In compenso dispensò pane bianco e scatolette di "vegetable meat" e, per mitigare la durezza dei tempi, non mancò di organizzare sagre e feste danzanti al chiuso e all'aperto. In questa difficile contingenza le popolazioni Elbane dettero prova di alta educazione civile, dando mano, immediatamente e con tutta lena all'opera di ricostruzione. Un saluto a tutti.


marciana marina panorama barche

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