L'intervento di A. Brothel Confronto positivo nei toni quello tenutosi ieri alla Rocca, tra l’ Amministrazione Comunale e la Commissione Ambiente della Camera, con la partecipazione della Provincia di Grosseto e del Presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano. Escludendo le parti retoriche, le numerose imprecisioni che riportano il recente percorso che ha fatto la passata Amministrazione ed altro praticamente non utile alla causa, che viene di volta in volta rammentato dal Sindaco Ortelli e del quale siamo ormai tutti ben ferrati, sembra che ormai alcuni importanti tasselli siano ben saldi e trasversali. C’è unità di intenti per ciò che concerne la volontà di protezione ambientale (tutti si sono dichiarati protettori dell’ ambiente !!!) e viene confermata la necessità di istituire una Area Marina Protetta, visto che nessuno ha smentito il procedimento europeo in atto, anche se viene fatto il rimando alla necessità di modifica della L. 394. Ricordiamo che non è semplice modificare una legge che tocca moltissimi ambienti, equilibri, situazioni, enti, interessi, parti politiche, categorie, e soprattutto Direttive Europee (anche recentissime: luglio 2009) in materia di tutela ambientale e di politica per l’ambiente marino, alle quali tutti i Paesi aderenti hanno l’obbligo di adeguarsi, pena sanzioni rilevantissime per il Paese inadempiente, con il risultato finale che poi, comunque, dovrà essere tradotto in un progetto di dettaglio fatto di regole e zone (cambiare tutto per non cambiare nulla). Importanti i passaggi che hanno rimarcato la necessità di fare processi condivisi con la cittadinanza e che la proposta di AMP deve nascere in questo modo, ma che allo stato il ruolo del Comune, della Provincia e della Regione è marginale ( con un parere non vincolante) Quindi il raccordo istituzionale deve essere massimo, proprio per “portare a casa” un risultato utile a tutti ed evitare imposizioni calate dall’alto (dal Ministero), come già avvenuto per i Parco a terra. Su tutti questi temi, come già dichiarato, la nostra apertura è massima e pronta al confronto propositivo, lavorando più sui punti comuni che non sulle divergenze, visto che il fine è il medesimo; non ci poniamo limiti nell’ affrontare una discussione che riteniamo già importante per i toni e le modalità (rispetto al passato) che sta intraprendendo e che sono scaturite proprio dal lavoro fatto in questi anni. Rimaniamo in attesa, quindi, che vengano affrontati con serietà e concretezza i problemi del mare e la regolamentazione delle attività che devono necessariamente essere messe a sistema per coniugare protezione ambientale e sviluppo economico. Insomma, che il Ministero decida, insieme agli altri soggetti istituzionali, le regole e poi che esse vengano applicate. Non fare nulla, non rispettare gli impegni ed i tempi sarebbe una grave mancanza che potrebbe ricadere sia su di noi che sulle generazioni future. Auspichiamo che aumenti sempre più da parte del cittadino l’ esigenza che le Amministrazioni si occupino in modo concreto dei temi ambientali, con risposte precise e senza rimandi ad altro tempo, per non trovarsi ogni volta a dover fronteggiare emergenze evitabili, con eventi largamente prevedibili molto tempo prima. Ringraziamo le autorità intervenute per la disponibilità mostrata e l’ attenzione posta ed alleghiamo, per trasparenza, la Relazione consegnata ai rappresentanti delle istituzioni presenti, da questo Gruppo Consiliare. Attilio Brothel Capogruppo Consiliare di Minoranza la relazione consegnata alla Commissione dalla minoranza Al Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati Al Presidente della Commissione Ambiente della Regione Toscana Al Presidente della Provincia di Grosseto Al Presidente dell' Ente Parco Nazionale A.T. Al Sindaco del Comune di Isola del Giglio le tematiche ambientali isolane si sviluppano attorno al parco nazionale in cui l' isola è inserita, a terra, e a mare per la previsione di realizzazione di area marina protetta. Per le questioni “terrestri” diamo ampio merito al Presidente del PNAT, Mario Tozzi ed al Consiglio Direttivo dello stesso Ente, per aver saputo portare a compimento il Piano del Parco che da troppo tempo si era arenato e che costituisce uno degli strumenti più importanti per la gestione dell' area protetta (che fino ad oggi è gestita con una legge nazionale). Su questo tema la precedente Amministrazione Comunale si è spesa moltissimo, partecipando attivamente ai lavori. Rimane ancora aperta la questione relativa al Piano di Sviluppo Economico e Sociale, che ricordiamo essere di competenza della Comunità del Parco, ovvero di tutti i Comuni coinvolti ai quali ed al nostro Sindaco per primo, chiediamo impegno affinchè i tempi dell' approvazione siano i più brevi possibile. A terra sono state avviate, da parte dello stesso Ente Parco, procedure per la soluzione di annose problematiche, non indifferenti, come l' eradicazione del muflone e la ridefinizione dei confini del parco. A Giannutri è stata portata a compimento la derattizzazione dell' isola e la regolamentazione dei flussi turistici che mira ad una migliore fruizione dei territori. Altre numerose azioni anche di sostegno all' economia sono state avviate (vedi festival del camminare) che hanno portato nell' arcipelago molti turisti soprattutto nel fuori stagione. La maggiore attenzione oggi è rivolta verso la redigenda AMP, per cui con questo documento intendiamo evidenziare la assoluta necessità di procedere quanto prima alla attivazione di un sistema di protezione marina attorno all' isola del Giglio. La travagliata storia della AMP dell' Arcipelago Toscano e nel nostro caso particolare del Giglio, ha visto il Ministero Ambiente coinvolgere i Comuni interessati, nel percorso già inquadrato anche a livello comunitario, con la definizione delle aree di reperimento; tale percorso può essere riassunto nelle seguenti salienti tappe: Coinvolgimento del Comune da parte del Ministero dell' Ambiente ed informativa sulla imminente realizzazione della AMP dell' Arcipelago Toscano. Realizzazione di una proposta da parte della ex Amministrazione Comunale di Isola del Giglio in modo che fosse rappresentata la volontà locale; per la realizzazione di tale proposta sono state ascoltate tutte le diverse categorie di utenza, sentiti i vari cittadini nelle diverse riunioni ed assemblee pubbliche, affrontati alcuni Consigli Comunali; realizzazione di una proposta ministeriale basata sull' iniziativa dell' Ente Locale non accordo completo sulle divergenze tra le due proposte, tra Ministero e Comune di isola del Giglio e necessità di approfondire la discussione; caduta del Governo Nazionale e poi, per più di un anno più nulla, fino al cambio della Amministrazione Comunale; annullamento, sulla base degli impegni elettorali e di una raccolta firme, della proposta locale da parte della attuale Amministrazione Comunale, senza coinvolgimento della parte di minoranza nonostante la stessa avesse chiesto di essere coinvolta, anche tramite la creazione di una commissione apposita. La attuale maggioranza comunale rivendica la volontà di procedere alla protezione ambientale, ma non sotto la L. 394 così come oggi concepita, ovvero intende provvedere alla modifica della stessa in modo che i cittadini gilgiesi possano, come sempre hanno fatto, proteggere il mare in autonomia rispetto al Ministero Ambiente ( e all' Ente Parco, che da esso discende). C'è una evidente contrarietà del territorio costiero affinchè siano attuati meccanismi tesi alla attuazione di regole che possano limitare in qualsiasi modo l' utilizzo del mare da parte dei diportisti, dei diving o delle attività di pesca della costa interessata. Al contrario, sulla costa si sviluppano sempre più porti turistici ed attività tese alla speculazione ambientale e delle isole (Giglio e Giannutri) con conseguente e progressivo peggioramento sia del sistema ambientale che della qualità dell' offerta turistica. Premesso che il meccanismo fin qui attuato dalla nuova Amministrazione presenta numerose lacune ed una palese speculazione del tema ai fini politico elettorali, non intendiamo addentrarci in una discussione sulla “lana caprina”, che nell' arcipelago va avanti da troppo tempo ed appare sempre più un meccanismo teso esclusivamente a prendere tempo per non prendere decisioni. Per queste ragioni intendiamo ribadire la assoluta necessità di trovare soluzioni ai problemi del mare, che, indipendentemente dal sistema di difesa che si intende attuare, SONO REALI. Con il presente documento intendiamo esprimere la assoluta necessità di attuare meccanismi di tutela marina atti a: 1. eliminare la pesca industriale e a strascico sotto costa, salvaguardando la piccola pesca artigianale e la pesca sportiva; 2. organizzare gli ancoraggi e gli ormeggi delle grandi imbarcazioni al fine di tutelare il fondale marino dal dannoso fenomeno dell' aratura causata dalle ancore (creazione di campi boa e punti di ancoraggio libero ma organizzato); 3. avviare un percorso affinchè i fruitori del mare utilizzino imbarcazioni sempre più rispettose dell' ambiente: recupero acque nere e di sentina, utilizzo vernici ecocompatibili etc... . 4. individuazione, organizzazione, gestione e difesa dei punti di immersione più pregiati; 5. regolamentare le velocità delle imbarcazioni attorno all' isola che in molti casi, a causa della loro stazza e dei continui passaggi ravvicinati causano onde pericolose a chi sta sulle piccoli natanti o addirittura sugli scogli. 6. Mantenere le attività balneari normali e che appartengono alla storia e tradizione locale. 7. Svolgere queste attività in sintonia con le comunità locali limitrofe facendo comprendere che non si tratta di attuare vincoli vessatori, ma nuove opportunità di mantenimento e miglioramento del sistema ambientale maremmano, di sviluppo di tematiche e protocolli d' intesa comuni, di economia basata sulla riconversione di settori specifici e più in generale di migliore organizzazione per migliore fruizione, piuttosto che di divieto. Va da se che lo sviluppo delle tematiche sopra esposte racchiude tematiche di protezione ambientale, ma anche di accrescimento economico connesso alla gestione del mare e del valore aggiunto che si verrebbe a creare. Non attuare nulla di tutto ciò significherebbe proseguire sulla strada della lenta rovina ambientale e a ruota, rovina economica. Non siamo di principio contrari a che l' Ente Locale rivendichi una sua maggiore autonomia gestionale, ma siamo esausti di discorsi generali e generalizzatori sui quali siamo sempre tutti in accordo, senza che, chi si è sempre posto in posizione critica non si sia mai esposto nel proporre un progetto di dettaglio. Tale autonomia dovrà essere anche rivendicata nei confronti dei Comuni limitrofi, ovvero, che si trovino strade di relativa opportunità, ma senza sottostare ai meccanismi vessatori sotto i quali siamo stati richiamati più volte (vedi questione del blocco dell' imbarco traghetti ed altro). Per queste ragioni intendiamo chiedere che, qualsiasi percorso venga attuato, visto che siamo tutti concordi nel voler proteggere l' ambiente, sia fatto, e sia fatto in tempi brevi, con una proposta specifica, fatta di regole e di meccanismi gestionali, anche nel dettaglio. Siano date assicurazioni da parte del Ministero Ambiente, che riteniamo essere l' anello debole del meccanismo, in quanto l' Ente maggiormente interessato e responsabile del meccanismo, ma allo stesso tempo il più distante. Occorrono tempi precisi e regole certe. Fino ad oggi lo stesso Ministero ha seguito la questione con troppo distacco, a corrente alternata, tanto che oggi trova una Amministrazione Comunale contraria alla attuazione della AMP con queste regole, mentre se l' incontro ci fosse stato solo qualche mese fa, la situazione sarebbe stata completamente ribaltata. E' ovvio che questo meccanismo non va bene ed un punto comune va trovato, in quanto i temi in gioco non appartengono a nessun Sindaco o Assessore, ma a tutti i cittadini, prima gilgiesi e poi italiani. Il nostro lavoro, nel recente passato, si è incentrato proprio su questi meccanismi, ovvero basandoci sulle norme a disposizione abbiamo cercato l' opportunità di coniugare protezione ambientale e sviluppo economico, arrivando fino ad un certo punto, che non riteniamo vano e del quale l' appuntamento di oggi ne è anche conseguenza. Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto con l' Ente Parco con il quale abbiamo avviato a soluzione numerosi problemi e che sulla questione è sempre stato al fianco del Comune. Su tutto questo diamo pieno mandato a chi ci rappresenta affinchè sia portato a compimento quanto rientra nei rispettivi interessi, ovvero la protezione ambientale e l' avvio di attività economiche nuove, innovative e meglio organizzate, che possano rivitalizzare l' economia locale ed aprire la strada, che strategicamente è la più intelligente ed opportuna da seguire. Su questi temi attendiamo risposte concrete in tempi certi.
torre del giglio porto