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Controcopertina Esperimento del NURC-NATO all'Elba con "siluri" e leoni marini

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 06 ottobre 2009

Il NURC, centro di ricerche della NATO, condurrà tra il 5 ed il 20 Ottobre 2009 l’esperimento CATHARSIS2 nella acque dell’isola d’Elba, con l’obiettivo di investigare nuove tecnologie per il rilevamento di ordigni sottomarini. Gli scienziati del NURC faranno uso di veicoli sottomarini autonomi (AUV) equipaggiati di sensori avanzati per rilevare e localizzare oggetti deposti sul fondo marino allo scopo di condurre l’esperimento. I risultati aiuteranno gli scienziati nel valutare le prestazioni delle nuove tecnologie e nel definire la migliore strategia nell’uso degli AUV nella ricerca di mine. L’equipe scientifica del NURC sarà integrata dal sistema MK5: un gruppo di mammiferi marini e di addestratori della Marina degli Stati Uniti. I cinque leoni marini e il personale dello “Space and Naval Warfare System Center Pacific” verranno trasportati dalla loro base in California all’aeroporto militare di Pisa, e da qui proseguiranno per l’isola d’Elba per raggiungere gli scienziati del NURC. I leoni marini sono addestrati al recupero di svariati oggetti (rifiuti tossici, ordigni non convenzionali e mine), utilizzando un apposito sistema, così come a trasportare una telecamera che consente l’identificazione e la localizzazione dell’oggetto sul fondo marino. Lo scienziato responsabile dell’esperimento, il Dr. Hans GROEN ha dichiarato che: “questa e’ la prima volta in cui il sistema MK5 viene usato in un esperimento del NURC, fornendo una interessante opportunità di verificare l’effettivo posizionamento degli oggetti sul fondo attraverso il video che verrà prodotto per ogni bersaglio e velocizzando il recupero degli stessi al termine dell’esperimento”. “Come parte integrale della sua missione, il NURC mette insieme tecnologie e metodi diversi, vecchi e nuovi, provenienti dai diversi paesi della NATO, per consentirne la valutazione e la comparazione” ha dichiarato il dottor Francois-Regis MARTIN-LAUZER, direttore del Centro. “Il risultato di queste valutazioni offrirà nuove opzioni che gli altri paesi potranno tenere in considerazione nei loro piani per la protezione dell’ambiente marittimo, facendo comprendere come sistemi diversi possano lavorare insieme in esercitazioni ed operazioni congiunte” Alla fine dell’esperimento, il 20 di Ottobre, i leoni marini ed i loro accompagnatori umani si trasferiranno alla Spezia per partecipare ad una dimostrazione di sicurezza portuale per le autorità locali civili e militari.


sea lion leone marino

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