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Aste all'Elba: avvisi di garanzia per i Prefetti di Livorno e Isernia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 27 agosto 2003

Non c’è davvero pace sullo “scoglio”: Lunedì avvisi di garanzia per il volo su Pianosa, martedì il terremoto dell’arresto dei poliziotti e dell’albergatore, mercoledì un’altra vicenda giudiziaria di ambientazione elbana che vede implicati nientemeno che il Prefetto di Livorno Dott. Vincenzo Gallitto, il neo-Prefetto di Isernia Dott. Giovanni Pesce, oltre che un Magistrato del Tribunale di Livorno, il dott. Lamberti, ragione questa ultima per la quale a procedere è la Procura della Repubblica di Genova. E che anche il 27 Agosto, per il terzo giorno consecutivo, il carnet di ballo dei cronisti sarebbe stato pieno, lo si è appreso poco dopo le 10, quando nelle redazioni arrivava la notizia che quattro auto della Guardia di Finanza dell'Elba erano improvvisamente giunte a Rio Marina. Gli agenti delle Fiamme Gialle puntavano sul Comune, chiedevano ai dipendenti dell'Ufficio Tecnico di uscire dai locali, restando soli all'interno con i responsabili, uno dei quali successivamente riceveva una visita a casa (con perquisizione). L'attenzione dei Finanzieri si è particolarmente appuntata sulle pratiche riguardanti l'edilizia privata. Gli amministratori riesi apparivano molto tranquilli, probabile quindi che le ricerche si riferissero ad un periodo immediatamente precedente alla loro gestione, quando il comune (dopo la crisi della Amministrazione Antonini) era retto, in qualità di Commissario di Governo, dal Dottor Giovanni Pesce Viceprefetto di Livorno. Il materiale acquisito era quello relativo alla vicenda della trasformazione dei volumi di una discoteca "La Costa dei Barbari" in una serie di villette, con il fallimento della proprietà e l’aggiudicazione della conseguente asta giudiziaria da parte della società Fil-Just, che avrebbe dovuto poi realizzare gli immobili, uno dei quali prenotato appunto dal Dott. Gallitto. Ma i Finanzieri agivano anche presso il Comune di Marciana, in questo caso in ragione di un altro intervento immobiliare (criticatissimo dagli ambientalisti) e realizzato in località Procchio, ed anche presso l’abitazione di una tecnico marcianese sarebbe stata compiuta una minuziosissima ricerca protrattasi per ore ed ore. Ma contemporaneamente altri Finanzieri stavano agendo a Livorno presso la sede della Prefettura labronica. «Sono stupito, meravigliato, non ho corrotto nessuno né ho commesso alcun abuso” Dichiarava all’ANSA il prefetto di Livorno Vincenzo Gallitto in merito all' inchiesta della procura di Genova. Il Prefetto spiegava che l' indagine riguardava la promessa di acquisto da parte sua di un appartamento di un condominio non ancora realizzato su un terreno di Cavo, nel comune di Rio Marina, all' Isola d' Elba. «Io - diceva ancora Gallitto - sono il primo a volere rispettare le regole e pretendo che queste siano rispettate». Intanto due Magistrati della Procura della Repubblica di Genova, i sostituti Mario Moresani e Paola Calleri, si recavano a Livorno, per incontrare il Procuratore della Repubblica della città toscana, Angelo Nicastro, il suo sostituto Antonio Giaconi ed il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Luciano Carta. Ma oltre ai due prefetti (anche se sembra che il ministro Pisanu abbia congelato la nomina del Dottor Pesce) ed al magistrato, l’indagine riguarderebbe anche altre persone, corrono voci secondo le quali gli indagati sarebbero una decina, e siamo solo alle prime ore di una vicenda che potrebbe riservare altre clamorose sorprese.


cavo panorama

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gallitto prefetto

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