Di quello che fino a giovedì sera era il ristorante “Il barroccio” costruito a ridosso dell’abitato di La Pila, quasi come uno spartitraffico tra il vecchio tracciato della provinciale per campo e la stretta strada che si inerpica fino a La Pila resta ormai veramente poco. Le fiamme di un incendio, scoppiato con tutta probabilità intorno alle ore 22, non hanno divorato soltanto quello che si trovava all’interno della struttura: arredi della sala ed attrezzature della cucina, dove potrebbero essersi innescate, ma hanno distrutto quasi completamente la struttura stessa i cui volumi erano per la maggior parte realizzati in materiale ligneo, circostanza che, oltre a favorire l’inarrestabile rogo, ha creato seri rischi anche per le persone dimoranti nelle vicine abitazioni che, nel numero di dieci, sono state fatte evacuare dai Carabinieri, mentre i Vigili del Fuoco avevano iniziato l’opera di spengimento, protrattasi per più di quattro ore a partire dalle 22.30 e cominciata con l’allontanamento dalle fiamme e la messa in sicurezza delle maggiori fonti di pericolo, le bombole di gas liquefatto che se fossero esplose avrebbero causato serissimi danni alle abitazioni (molto) contigue alla struttura. L’attività era stata chiusa al pubblico da 15 giorni circa al termine della “stagione” e la famiglia che la gestisce da diverso anni, quella del Signor Vincenzo Ruggia stava fruendo di un periodo di riposo che stava trascorrendo in Calabria dove ha le sue origini, e dalla Calabria, dopo che è stato avvertito dai Carabinieri, Ruggia si è messo in viaggio per fare ritorno all’Isola. Quanto alle origini dell’incendio sono iniziate le indagini di Vigili del Fuoco e Carabinieri che dovranno comunque avvalersi dell’intervento di una squadra speciale che raggiungerà solo lunedì il teatro dell’incendio. Al momento gli inquirenti non escludono alcuna possibilità sulle origini. Indefinito anche l’ammontare dei danni che è probabile dovranno valutarsi nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro, una mazzata notevole per la gestione anche se pare che “il Barroccio” godesse di copertura assicurativa. In margine alla vicenda non è comunque possibile tacere lo stillicidio di fuochi di diversa genesi che sta martoriando l’Elba negli ultimi anni. Tanto per rimanere nell’ambito dei locali di ristorazione andati a fuoco di notte quando erano chiusi si ricordano le fiamme che bruciarono il ristorante “Zucchetta” nel 2007 e quelle che nel 2008 distrussero la sala di un altro locale portoferraiese: l’Inferno.
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