"La cosa più strana erano i bracci delle gru che sporgevano dal pontile. Come se stessero lavorando in porto. Ma la nave galleggiava al largo, «circa dieci miglia a nord di Marciana Marina». Uno spettacolo inconsueto per una sera d´estate di fronte alle spiagge dell´Elba. Che cosa ci faceva in quel tratto di mare, alle 21 del 5 luglio scorso, la portacontainer maltese "Toscana"?" E' con queste parole che si apre la seconda, (ma non ultima) puntata dell'inchiesta pubblicata da Repubblica aperta dalla stessa foto della "Toscana" con la quale Greenreport ed Elbareport il 20 Luglio scorso aprivano i loro servizi, riportando le testuali dichiarazioni giurate presentate da equipaggio e passeggeri del battello ambientalista “Thales” relativo allo scarico in mare di non precisati oggetti apparsi simili a container ed al successivo gentile tentativo di speronamento dei curiosi da parte della portacontainer prima di allontanarsi. Le stesse dichiarazioni che in pratica sostanziano il ben più autorevole intervento di Repubblica, che giunge però 66 giorni dopo la nostra dettagliata segnalazione. Non c'è per ora nulla di nuovo. Qualche elemento in più (secondario ma propedeutico per qualche domandina scomoda) sulla vicenda della Thales possiamo però aggiungerlo per tentare di capire il ritardo/sottovalutazione con cui ci si è mossi almeno da parte dell'informazione ma temiamo non solo. Abbiamo appurato che immediatamente dopo l'evento da bordo alla "Thales" fu chiamato un collaboratore italiano al quale fu annunciato che il rapporto su quanto accaduto sarebbe presentato ufficialmente in lingua tedesca e inglese (giova ricordarte che nessuno a bordo parlava con sufficiente chiarezza l'italiano) alle competenti autorità appena raggiunto lo scalo di Marina di Pisa presso il quale la "Thales" faceva base. Ma nelle stesse ore la barca ambientalista incappava in un forte fortunale che obbligava a far rotta per la Corsica dove restava a ridosso della costa per circa tre giorni prima di poter raggiungere la sua destinazione dove, a quanto ci risulta, il 9 Luglio fu presentato l'esposto-denuncia. Atteso che almeno a noi sembrerebbe che sia la Capitaneria di Livorno che quella di Portoferraio avrebbero appreso dell'accaduto solo successivamente alla nostra segnalazione, sarebbe interessante sapere se si è realmente indagato (e chi eventualmente lo ha fatto) rispetto ad un evento (la denuncia) che resterebbe di una estrema gravità anche se per assurdo quelli della Thales avessero riferito una gigantesca panzana, o fossero stati colti dopo aver mangiato pane di segale cornuta (sono tedeschi) da allucinazioni collettive, perchè nei casi sarebbero stati a loro volta passibili di denuncia o di trasferimento in blocco al neurodeliri. C'è di più, intorno ai denuncianti si è creato nel frattempo un clima assai pesante. Considerati i fior di giardino che gravitano intorno alla partita dello smaltimento dei rifiuti incoffessabili ed il potere che gestiscono non ci pare affatto il caso di restare molto tranquilli.
Toscana portacontainer in scarico 3