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A Sciambere del correre

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 25 settembre 2009

"I poeti che strane creature, ogni volta che parlano è una truffa ..." e c'è da crederci chi parla è un poeta, certo più popolare, più canzonettaro, ma anche più realistico e meno "truffatore" di quel greco Menandro dal raffinato metro che si ricorda soprattutto per un verso: "muor giovane colui che al cielo è caro". Non è vero .. per qualcuno potrà pure essere consolatorio ma è tragicamente falso, non può esistere un "cielo" così fetente da rapire una vita non compiuta, da gettare nella disperazione chi resta, come segno di predilezione. Ragazzi andate piano, non fateci scomodare i poeti truffatori, mettete giudizio, ascoltate ogni tanto quelli che vi mandano affanculo quando fracassate loro i timpani sfrecciandogli davanti in sella a quei mostri che credete di dominare ma che spesso si caricano di una autonoma potenzialità omicida. Perché gli stessi che vi mandano affanculo poi rimangono senza parole, dolenti e sinceramente angosciati di fronte alle corse delle ambulanze e degli elicotteri, rimangono inebetiti, gelati quando le autoambulanze spengono le sirene, perché ormai è inutile correre, e una vita si muta in ricordo. Non correte


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