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A sciambere dell'ultima carta

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 24 settembre 2009

Abbiamo ricevuto una garbata critica da un amico: "Ultimamente gli A Sciambere son quasi tutti dedicati a temi nazionali, carini (bontà sua NDR) ma io mi diverto di più quando parli di faccende isolane" Abbiamo nell'immediato risposto con la meravigliosa battuta di Beppe Simoni a Nicola Gherarducci, che lo incitava a rialzarsi e riprendere il lavoro all'una sotto una canicola infernale e subito dopo che aveva fatto una faticaccia, "barbone" rispose al tecnico "Nigo' hai mai provato a fa sta' ritto un polpo?" Ma il nostro interlocutore non afferrava che trattavamo dell'impossibilità di far qualcosa per mancanza di materia prima: " Ah capisco .. sei stanco ..." Abbiamo allora usato un'altra metafora. "No .. ma mettiamo che tu dovessi girare un film porno, a luci rosse, lo faresti il casting nella casa di riposo di San Giovanni?" Restava interdetto: "Vedi, finché c'ereno più culi che sedie e si doveva conquistare qualche poltrona o qualche sgabello, era tutto un turbinio un dichiarìo e per quella incontestabile legge della comunicazione secondo la quale è più facile dire favate parlando che a sta' zitti, si pescava col rezzaglio, qualcosa ci trovavi sempre dentro, ora quelli che hanno vinto si sono istituzionalizzati e non hanno bisogno di agitarsi per mettersi in mostra, quelli che hanno perso so' delusi e scoglionati e se ne stanno boni lo stesso. Poi c'è il campionato .. le coppe .. riapre la caccia i funghi .. le castagne. Appena arriva l'arrembapampane vedrai che l'alternativa è tra una passeggiata a Mortoferraio, MortoAzzurro (per overdose di viagra), Marina di Camposanto o Dormoliveri etc." "Allora - diceva quasi sconsolato - niente più a sciambere isolani?" "Abbi fede - rispondevamo per consolarlo - c'è sempre Cimabue!"


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