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Le ragioni del mio voto a Bersani

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 22 settembre 2009

Cosa condivido delle idee di Bersani? L’analisi che lega un bipartitismo astratto ad una concetto vuoto di contenuti e che non rappresenta un paziente lavoro di radicamento sul territorio, che pur traducendosi in una perdita di potere decisionale da parte delle camarille dei gruppi dirigenti, che poi non son buoni per tutte le stagioni, avrebbe potuto dare, senza forzature o spinte, voce e concretezze ai ceti popolari, alle categorie produttive che, ancora attendono un segnale, dopo quelle famose primarie e però, mi pare, ancora non sia giunto. Il tessuto connettivo del paese si sta completamente sfilacciando, le Istituzioni sono sempre più deboli e squalificate, prive come sono di forma e di sostanza, il cinismo di chi si arricchisce con le rendite non nutre nessuna idea dell’impoverimento della classe lavoratrice, qualsiasi lavoro svolga, dai più ai meno qualificati. Una precarizzazione senza diritti ha demolito le certezze che, chi lavorava, con il tempo si era costruito e l’inutile parte in commedia dei sindacati rende ancora più amara quest’esperienza. I respingimenti, che sono reali per quei popoli oppressi da guerre e dittature feroci, virtualmente li subisce anche chi vive del proprio lavoro; respingimento sociale, una società del benessere e dei consumi di cui non fa più parte. E’ facile così abbassare l’inflazione! E’facile così fare le finanziarie, tagliando a destra ed a manca senza rispettare i bisogni più elementari, l’istruzione, le pensioni, tutto quello che conosciamo bene, senza sforzare di molto la fantasia. Le riforme che si richiedono da economisti di vaglia, che peraltro non hanno in nessun caso previsto la crisi e lo scandalo dei cosiddetti derivati, riguarda solo le pensioni, che già sono miserrime o l’allungamento del periodo lavorativo senza distinzioni; anche i romani che pure non erano di cuore tenero, ad una certa età, liberavano gli schiavi! Oggi non succede più! Infine, e qui concordo in pieno con Bersani, bisogna volgere in Paese verso il futuro che è già in movimento ma non trova ancora una compiuta rappresentanza. Bisogna spingersi verso la conquista di una nuova frontiera, ora che il mondo non è più com’era, a cominciare dai diritti che bisognerà nuovamente far valere come conquiste irrinunciabili realizzando così una condizione essenziale per la crescita e la pienezza di cittadinanza.


ministro bersani

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