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Sulla vicenda della nave dei veleni "livornese": si richiedono immediate verifiche parlano l'assessore Bramerini, D'Angelis (Commissione Ambiente), Legambiente

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 19 settembre 2009

Un pentito della 'ndrangheta parlerebbe di un affondamento a Livorno Nave dei veleni, l'assessore Bramerini: «Immediate verifiche» «Sono notizie inquietanti, di fronte alle quali è necessario avviare immediate verifiche. Chiederemo agli organismi tecnici competenti, e innanzitutto alla Capitaneria di Porto di attivarsi per chiarire la reale portata di queste dichiarazioni». L'assessore all'ambiente, Anna Rita Bramerini, puntualizza la posizione della Regione Toscana di fronte alle presunte rivelazioni di un pentito della 'ndrangheta calabrese, riportate da organi di stampa, secondo le quali al largo delle coste livornesi sarebbe stata affondata una nave con rifiuti tossici. «Mi auguro -- dice ancora l'assessore -- che il lavoro di indagine della magistratura vada avanti e possa contribuire a dare un colpo decisivo a questa vera e propria industria criminale dello smaltimento illegale dei rifiuti. E' un fenomeno -- prosegue - che ha arrecato danni gravissimi al territorio e alla salute pubblica del nostro paese e che ha consentito alle organizzazioni mafiose di realizzare profitti enormi. Se questo è stato possibile – continua Bramerini- è anche perchè il nostro paese non è stato in grado di realizzare quel sistema impiantistico fin d'allora indicato come necessario di cui gran parte d'Europa si avvale da molto tempo. Sono ormai dieci anni da quando la Commissione parlamentare sul ciclo illegale dei rifiuti ha denunciato un gap impiantistico del 70% tra la produzione di rifiuti speciali e la capacità di smaltimento corretto con una impiantistica adeguata. Deve essere chiaro – conclude l'assessore – che se anche il nostro paese non si doterà di infrastrutture adeguate in tale senso, la denuncia a posteriori, anche se ripetuta, non sarà mia in grado di fermare le attività criminali. » da Toscana Notizie D'Angelis (Pd) chiede al Ministro dell'Ambiente di verificare la veridicità della notizia Il Presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale Erasmo D'Angelis (Pd) ha inviato un telegramma al Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo affinché il Governo verifichi la veridicità della notizia, riportata dall'Espresso, di un possibile affondamento di una nave dei veleni a largo delle coste di Livorno. “Di fronte allo scandalo degli affondamenti – spiega D'Angelis – nel mare della Calabria, senza perdere tempo, deve essere accertata la notizia su un possibile affondamento di una nave e quindi di materiali tossici al largo delle coste livornesi. Non possiamo accettare che nei nostri mari ci possa essere il sospetto di smaltimento di sostanze altamente tossiche ed inquinanti da parte di criminali ed ecomafie”. “Come Commissione Territorio e Ambiente – continua D'Angelis – saremo presto a Livorno per incontrare la Capitaneria di Porto ed accertare la veridicità di certe notizie. Al Ministro Prestigiacomo e al Governo chiedo che si mettano a disposizione tutti i mezzi navali necessari per accertare la verità. La battaglia contro le ecomafie – conclude D'Angelis – ha sempre contraddistinto la Toscana ed è una priorità del nostro impegno politico”. Legambiente Toscana chiede immediate ricerche Legambiente Toscana chiede l'intervento della Regione, della Capitaneria di Porto e di tutte le autorità preposte al controllo del mare, dopo le rivelazioni del pentito della ndrangheta Francesco Fonti, secondo il quale una nave dei veleni carica di scorie tossiche sarebbe stata affondata al largo di Livorno. Le dichiarazioni del pentito sono apparse su l'Espresso in edicola oggi, 18 Settembre. Si tratterebbe di "un carico di scorie tossiche provenienti da un' industria del nord" cosi afferma Francesco Fonti che parla di navi fatte sparire non soltanto al largo della Calabria " ma anche nel tratto davanti a La Spezia e al largo di Livorno". "Non vorremmo trovarci di fronte a brutte sorprese proprio nell' Alto Tirreno e nel Mare Ligure a seguito dei traffici dei rifiuti tossici , nocivi, speciali e pericolosi che stanno interessando tutto il territorio nazionale."


porto di Livorno

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