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Nubifragio sul riese: un operaio soccorso dai pompieri, auto travolte e finite in mare

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 17 settembre 2009

Il nubifragio che dalla Protezione Civile avevano annunciato potesse abbattersi sull’Elba è alla fine arrivato, in ritardo ma con gli interessi e con una variante rispetto agli ultimi disastrosi eventi pluviali che hanno colpito l’Elba: questa volta in luogo del campese ad andare sotto è stato soprattutto l’opposto versante orientale. Due ore di “acqua come le funi” da Cavo fino a Portoferraio con la frazione cavese a registrare l’episodio più rischioso per la pubblica incolumità quello vissuto da un operaio rimasto imprigionato in un capannone tra due fossi che straripavano soccorso dai Vigili del Fuoco, e con il capoluogo piaggese dove si è registrato il più spettacolare danneggiamento, dal momento che quel trascurabile rigagnolo che taglia in due il paese scorrendo al centro di un grande alveo-scivolo cementificato usato come parcheggio e strada si è ricordato di essere il torrente che dà il nome ai due maggiori paesi del versante e si è ripreso tutto il suo spazio sommergendo di acqua e fango una decina di auto parcheggiate trascinandone tre insieme a dei cassonetti dell’immondizia fino alla sua foce sulla spiaggia sotto la storica torre e depositandone una addirittura sulla scogliera. Ma è cronaca di un mezzo disastro annunciato e peraltro non del tutto nuovo: i più datati hanno già visto cosa è capace di combinare la Valle del Riale quando il “rio” diventa padrone. Caso mai c’è da domandarsi perché le situazioni “emergenziali” all’Elba come altrove tendano a ripetersi con una frequenza inaudita, se un anno sì e l’altro anche si deve fare conti con fenomeni ai bordi del catastrofico. Per far fronte alla situazione determinatasi nell’Elba mineraria sono intervenuti gli operai del comune piaggese, I Vigili del Fuoco con 13 unità appoggiate anche da un elicottero che sorvolava il teatro degli allagamenti e sei squadre di tecnici della Provincia che sono ancora al lavoro perché anche se il sistema viario ha retto meglio che in precedenti occasioni (il punto critico lo ha rappresentato la temporanea ostruzione del fosso dei Baccetti, il corrispondenza di un ponte peraltro rapidamente rimossa, c’è stato e c’è una quantità di microinterventi per smottamenti e ripulitura delle carreggiate, sulla S.P. 26 per Porto Azzurro, sulla Parata, sul Volterraio. “In gran parte – dice Nicola Gherarducci, il responsabile delle strade provinciali elbane – si tratta di fenomeni che si verificano in corrispondenza dei passi carrai privati, evidentemente non correttamente mantenuti che scaricano detriti sulla viabilità provinciale, che soffre di quanto si fa o non si fa a monte un ragionamento simile lo si può fare per la situazione di Bagnaia, dove è vero che l’acqua giunge in piazza dalla strada, ma si è pure verificato che ciò si è determinato per il restringimento di un fosso che non era di nostra pertinenza …” Soliti disagi anche nel capoluogo elbano con le zone in sofferenza “storica” della Casaccia-Carburo, del parcheggio di viale Elba contiguo a Piazza Buttafuoco, Via Carducci , le “vasche” di Concia di Terra e della Coppedè, e temporaneamente anche il cuore basso del Centro Storico finiti sott’acqua con innumerevoli richieste di intervento per scantinati e “magazzini” invasi dall’acqua. Comune e ASA hanno comunque rilevato che non si sono verificati (come in altre occasioni) massivi affioramenti di liquami, segno che il sistema fognario a risposto meglio che in altre occasioni, anche se non siamo ad un ottimo che potrà essere garantito solo da una completa (ed onerosa totale) ristrutturazione A Portoferraio le scariche elettriche giunte a terra in un numero spropositato se non hanno causato danni alle persone hanno causato dei discreti disagi; di black out più o meno lunghi hanno sofferto il centro storico (uffici comunali annessi) e la scuola materna di San Giovanni, da registrare anche una strage di modem per l’accesso ad internet per sbalzi di tensione sulle linee elettriche e/o telefoniche. Il maltempo ha avuto ripercussioni anche sulla mobilità: quelle ovvie a terra dove il traffico veicolare era disturbato dagli smottamenti e dalla ridotto visibilità oltre che dalle pozze sulle strade, e quelle determinatesi in mare con la cancellazione di due corse una della Moby in partenza da Portoferraio alle 6.30 e una della Toremar in partenza da Rio Marina alle 9.30


alluvione rio marina 2009 auto 1

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alluvione rio marina 2009 auto 3

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