Il 40% di riduzione dell’assenteismo di Brunetta? una bufala, il dato non solo si riferisce al solo mese di settembre dell’anno passato, ma è pure stato calcolato su una parte minoritaria del pubblico impiego e proviene soprattutto da settori i cui dirigenti volevano fare “i primi della classe”, quelli che avevano registrato i risultati “migliori” dal punto di vista del capo che li hanno sollecitamente sgnalati. Altri statistici affermano che quando si faranno i conti corretti, la diminuzione delle assenze nel pubblico impiego scenderà sotto le due cifre, il che significherà che lo zoccolo duro dei veri fannulloni non è stato toccato, e che piuttosto il “recupero” è dovuto al fatto che c’è sempre più gente che va a lavorare pure se non sta bene (con quale resa e quale sicurezza si può ben capire). Ma qualcuno ha discusso ad esempio in TV dei metodi di rivelazione e della fondatezza dei dati brunettiani? Ci scrivono dall’Aquila di una situazione che si sta facendo esplosiva perché si stanno smantellando le tende, ma non sono state consegnate le case e c’è gente che non ci sta a farsi deportare a decine di chilometri di distanza da dove ha fino ad oggi vissuto. La situazione si fa così tesa che “l’agosto tra i terremotati” l’ometto lo ha promesso ma (tanto per cambiare) era una panzana, all’Aquila tira ariaccia per lui. La TV omette. Mariastella Dei Miracoli Gelmini ha dichiarato che tagliando 42.000 insegnanti e 15.000 non insegnanti ha aumentato il tempo pieno, e la TV lo ha ben bene strombazzato : cosa farà in futuro l’avvocata padana, scoprirà come ottenere il moto perpetuo, farà scorrere le acque verso monte? Certo, se si chiama aumento del tempo pieno il parcheggio degli alunni, se non si tiene conto della diminuzione delle ore riservate ai ragazzi più svantaggiati, della chiusura di una caterva di scuole (Rio Marina docet), e delle infinite difficoltà create ad altre moltissime (pure all’Elba) che sono nella impossibilità di combinare orari razionali e decenti, c’è da osservare che con altri due o tre “aumenti” e “miglioramenti” del genere la scuola pubblica se ne va a puttane, ma forse è proprio questo l’obbiettivo finale, la “mission” creare una scuola privata di serie A, e la scuola dei pezzenti quella pubblica ovviamente, ed ovviamente la TV non ne parla. E a proposito di puttane avete ultimamente sentito più parlare in TV dalla badante del Presidente Mara Carfagna o ad altri di lotta alla prostituzione? Forse tutto si è per incanto dissolto la piaga è guarita ed in giro ci sono solo educande, signorine di ottima famiglia e casti accompagnatori? Ci hanno fatto solo qualche mese fa, scusate il termine, “una fava come un girasole” sulla necessità di contrastare il fenomeno, ora sembra che perfino la parola “prostituzione” sia stata bandita dai palinsesti. Non sarà che dopo puttanopoli temono di essere sommersi dalle risate se tirano fuori l’argomento, che hanno paura che qualcuno suggerisca loro di dividere le “pubbliche mogli” intercettate tra quelle da portare a Palazzo Grazioli e quelle da spedire in Sardegna (magari con un volo di Stato) a Villa Certosa? E stendiamo un pietoso blocco di granito sul tenere all’oscuro o dare una versione quanto meno addomesticata delle gaffe e dei deliri del capintesta, dei contrasti interni al PdL, della considerazione di cui godiamo all’estero che grazie alle performance presidenziali ha ormai raggiunto livelli infimi, etc etc etc. Di una cosa siamo curiosi: di vedere ,una volta che il piccolo dittatore finirà (come quasi tutti i dittatori) con il tonfo che ormai si annusa, quanto tempo ci metteranno i gazzettieri televisivi ad allinearsi a trovarsi un nuovo padrone che ordini loro cosa dire e cosa non dire.
tre scimmiette