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Bosi non ha capito che la riforma Gelmini prevede solo tagli

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 11 settembre 2009

Il sindaco Bosi pretende le scuse dal Partito Democratico perché lo critica sulla situazione della scuola per l’infanzia là dov’è stato prima «disattento nel coinvolgere la provincia e la regione» e poi, nei giorni di massima criticità, irraggiungibile. Così il deputato Bosi scrive di menzogne e di accuse diffamanti e vuole persino le scuse dai responsabili (locali?) del Pd. Sia lui a chiedere scusa ai genitori per non aver compreso che la cosiddetta riforma scolastica della ministra Gelmini era in realtà la messa in pratica di una manovra di tagli di spesa e l’impossibilità di assumere nuovi insegnanti. Intanto l’assessore Roitero manda alla stampa una dettagliata cronologia sulle sue iniziative nelle quali, però, non troviamo né incontri, né lettere e neppure semplici contatti telefonici con l’assessore provinciale all’istruzione Fausto Bonsignori e, meno che mai, con Gianfranco Simoncini cioè con l’assessore regionale che ha salvato, in ogni caso, la scuola di Rio Marina. In caso contrario, l’assessora all’istruzione informi i cittadini e tiri fuori le date e i numeri di protocollo. Ma la conferma delle nostre critiche viene dalla stessa sig.ra Roitero quando, candidamente, si meraviglia perché la Regione Toscana, in un primo momento, aveva invitato alla riunione (decisiva) dell’8 settembre il Comune di Porto Azzurro, peraltro sede dell’istituto comprensivo, e non quello di Rio Marina. Chi avrà informato quel funzionario dell’errore? Lo ha fatto certamente il sindacato, nella fattispecie la CGIL dell’Elba, e i dirigenti del Partito Democratico che erano, e fino alla definizione della questione, sono intervenuti puntigliosamente verso l’assessorato all’istruzione della Regione Toscana! I genitori dei bambini, quest’anno, non comparteciperanno così alle spese della scuola per l’infanzia, e di ciò non debbono certo dire grazie al Sindaco Bosi che anche su questa vicenda, a causa della sua autorefenzialità, non ha cercato la collaborazione diretta né della Provincia di Livorno, né della Regione Toscana. Ma il Bosi, a cagione della sua proverbiale superbia, pretende le scuse da tutti e non solo dal Partito Democratico. Tant’è che quando i commercianti protestano, e per la prima volta nella storia del comune, promossero una serrata lui s’indignò e, anziché ascoltare le loro ragioni e i loro suggerimenti, convocò le sole associazioni di categoria comprensoriali dove non mancò di autoincensarsi per il suo operato. Tuttavia i tempi per l’avvio della scuola statale non paiono brevi, e di questo siamo fortemente preoccupati.


alunni scuola materna S.Giuseppe

alunni scuola materna S.Giuseppe