Torna indietro

Controcopertina: L'assessore Regionale Bertolucci alla seconda edizione di "Insulae" Sviluppare sistemi autonomi per le economie insulare partendo dalle 5 C Europee: concertazione, coesione, compatibilità, coerenza, cooperazione

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 11 settembre 2009

Per le economie insulari, che restano di fatto delle economie separate, vanno sviluppati sistemi autonomi che garantiscano la soluzione dei problemi peculiari delle isole come il rifornimento idrico (in estate), lo smaltimento dei rifiuti, i rifornimenti energetici, i collegamenti marittimi, i servizi sanitari. Insulae 2009, alla seconda edizione dopo il fruttuoso incontro elbano dell’anno scorso tra le isole minori d’Europa e non solo, vuole ripartire da qui, dalle cinque “C” stabilite anche a livello europeo per affrontare la sfida dell’eccellenza e della fragilità insulare, vale a dire, concertazione, coesione, compatibilità, coerenza e cooperazione. Così l’assessore regionale Giuseppe Bertolucci ha aperto la sua relazione introduttiva alla seconda conferenza europea sulle i sole minori in corso fino a domani a Portoferraio, nel centro congressi De Laugier. «In questo momento di grave crisi economica - ha proseguito l’assessore Bertolucci -, che colpisce di più i territori vulnerabili e decentrati come le isole, sono due i temi su cui vogliamo focalizzarci: da un lato le politiche europee di coesione, che sono il miglior volano per favorire lo sviluppo, e dall’altro il coordinamento degli interventi per il rilancio della crescita della competitività, dell'occupazione e della politica dell'immigrazione, nel segno della sussidiarietà e riaffermando come principio ispiratore quello secondo il quale le isole minori d’Europa hanno bisogno di essere riconosciute come territori con esigenze proprie, diverse dagli altri territori europei e diverse anche tra i vari bacini (Mediterraneo, Mare del Nord, Atlantico)». Un’attenzione particolare la conferenza elbana la dedicherà al tem a dell’immigrazione, visto l’impatto che tale fenomeno esercita sulle isole, vero spazio di frontiera ma anche portatrici di fondamentali opportunità di sviluppo sia dal punto di vista economico che da quello di un indispensabile incontro di civiltà. Si tratta secondo l’assessore di «realizzare strumenti, azioni e interventi realmente capaci di costruire coesione tra le diverse identità che oggi coabitano sul nostro territorio, sottolineando quelle regole che tutti sono tenuti ad osservare e che sono state stabilite dalla Costituzione italiana, a garanzia dei diritti di tutti e delle responsabilità individuali e collettive. La legge regionale che il Consiglio della Toscana, su proposta della Giunta, ha approvato in estate e che il governo ha impugnato mira proprio al rafforzamento della società toscana come comunità plurale e coesa che guarda al complesso mondo delle migrazioni come ad un fattore di arricchimento e di crescita sociale ed economica. Non dobbiamo dimenticare che i flussi migratori hanno rappresentato un tratto costituivo dell’identità della Toscana del mare e ancora oggi, opportunamente governati possono contribuire a una ulteriore maturazione di una identità mediterranea». Per lo sviluppo dei territori i insulari e costieri l’economia del mare ha ovviamente un ruolo da protagonista e la Regione Toscana ha investito molto in questa direzione, costruendo strumenti integrati per fare dello sviluppo sostenibile la sfida principale della politica marittima toscana. Dal documento centrale di programmazione “Politiche integrate per la Toscana del mare 2008-2010”, adottato dal Consiglio regionale, sono scaturite due iniziative di rilievo, come l'insediamento della Consulta della Toscana del mare, avvenuta a Livorno il 24 ottobre 2008, che costituisce una delle iniziative più innovative per la politica marittima toscana, e l'elaborazione dell'Agenda annuale della Toscana del mare, strumento di aggiornamento delle politiche integrate, che ha avuto la sua prima uscita nel 2008 e la cui edizione 2009 è stata approvata dalla Giunta regionale nello scorso agosto. «Le risorse finanziarie destinate ai territori costieri nel periodo 2008-2010 – ha spiegato l’assessore - ammontano complessivamente a oltre 208 milioni di euro, di cui oltre 110 milioni attribuite dalla Regione. Per rispondere ai problemi posti dalla crisi economica generale la Regione ha inoltre varato un pacchetto anticrisi che prevede oltre 260 milioni di euro per il sostegno a lavoratori e imprese in difficoltà».


ARCIPELAGO  satellite

ARCIPELAGO satellite