Nelle intercettazioni telefoniche i nomi in codice: lo “sciroppo” era il metadone, “la bianca” la cocaina, la “nera” l’eroina, “lui” l’hashish. L’eroina, da iniettarsi in vena, la tossicodipendenza più perniciosa e di vecchio stampo. Queste le sostanze sequestrate dalla guardia di finanza di Portoferraio nell’operazione contro il traffico di stupefacenti. Le indagini sono durate oltre un anno ed hanno portato all’individuazione di una fitta rete di spaccio e consumo che coinvolge persone di età diverse, quasi tutte residenti a Portoferraio. 5 arresti, 3 obblighi di dimora, 16 perquisizioni. Un ruolo di primo piano è stato ricoperto da un pregiudicato, che aveva scontato la pena per omicidio nel carcere di Porto Azzurro, V.G di 48 anni che, dopo l’uscita, era stato però riconsegnato ad una comunità agricola in Sardegna, in quanto considerato ancora persona socialmente pericolosa. Per lui sono scattate di nuovo le manette. Arrestati, perchè trovati in possesso di sostanze stupefacenti, anche M.M., 25 anni di Perugia, S.P 31 anni di Portoferraio, M.G. 40 anni di Portoferraio, A.P 33 anni di Campo. Sequestrate complessivamente 60 grammi di eroina, 80 gr di hashish, tre piante di marijuana, varie sostanze da taglio, 9 telefoni cellulari, 11 schede sim, un libretto al portatore con 3.000 euro di saldo, 1.600 euro in contanti, un pc e l'occorrente per il confezionamento in dosi. “Non solo siamo riusciti a capire i canali di approvvigionamento fuori Elba – spiega il comandante delle Fiamme Gialle Marco Marricchi – ma abbiamo anche individuato le ramificazioni dello spaccio e del consumo sul territorio”. Tutto è partito da una segnalazione alla guardia di finanza: “Quella ragazza sta male, ho paura che prenda sostanze pericolose”. Poi tutta una serie di pazienti appostamenti, pedinamenti e intercettazioni telefoniche. L’operazione della guardia di finanza, che è stata condotta anche con l’ausilio di unità cinofile, ha permesso di fotografare un’importante fetta della realtà delle tossicodipendenze all’Elba. Spesso la rete si sostanzia di spacciatori-consumatori, di drammatiche recidive, di storie di disagio, forse incurabile.
Marricchi Bis