Oggettivamente non si riesce a percepire la gravità ambientale dell'episodio dell'elicottero a Pianosa, ovvero lo si può chiaramente percepire solo se - buttato in politica- si ponga attenzione alle locandine, alla composizione tipografica ed agli spazi riservati nella cronaca locale della stessa pagina de "Il Tirreno" dove, dei vari argomenti ritenuti scomodi e a secondo se di destra o di sinistra, ne viene più o meno esaltata la corrispondente portata. Quasi verosimilmente ad insinuare fra le righe che - solo perché militanti di AN, come militante di AN è il Commissario del Parco - alcuni soggetti non possano essere incaricati allo svolgimento di attività di consulenza (del resto formalmente conferita) ed essere investiti di competenze istituzionali su alcune particolari problematiche gestionali. Si parla qui del responsabile della Segreteria del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, oltre che di un consulente dell'Ente Parco (che per essere già vissuto in passato per lunghi periodi della sua vita in Pianosa, non si ravvisa di quale privilegio potrebbe aver fruito). Certo è che questo Ente nel concedere le autorizzazioni di propria competenza, più che guardare alla militanza politica dei richiedenti, pone esclusiva attenzione alle motivazioni sulla base delle quali le stesse vengono avanzate e, nel caso di motivazioni di carattere istituzionale (come nella fattispecie), pone anche a disposizione le proprie strutture dislocate su Pianosa, Isola attualmente interessata ad una controllata apertura di fruizione turistica. Del resto non è certamente un mistero che il territorio di Pianosa, con il suo patrimonio ambientale, archeologico e immobiliare, è all'attenzione progettuale di vari Ministeri dell'attuale governo; come pure non dovrebbe essere difficile immaginare che, per una ragionata predisposizione di detta progettazione, possano risultare indispensabili: conoscenze pregresse, appositi sopralluoghi anche della durata di alcuni giorni e rilevazioni di consistenze da parte di esperti. Ora mi si dirà: perché l'accesso con l'elicottero? Ebbene, posto che lo sporadico utilizzo di tale mezzo di trasporto non costituisce pregiudizio alcuno ai valori ambientali sottoposti alla tutela di questo Ente, (trattasi di un mezzo sovente utilizzato nel passato vista la presenza sull'Isola di apposito campo di volo), non si vede come avrebbe potuto essere inibito, se coloro demandati a svolgere l'anzidetta attività istituzionale lo ritenevano logisticamente più attinente alle proprie esigenze operative. Forse il piano di volo del vettore avrebbe dovuto essere in possesso di ulteriori e particolari autorizzazioni, oltre quella rilasciata dagli uffici del Parco e che auspico potranno essere soddisfacentemente dimostrate a fronte della procedura di sequestro dell'aeromezzo. Ritengo comunque che non essendo più l'Isola territorio off limits per avvenuta dismissione del carcere e non essendo zona militare, i presidi addetti alla vigilanza dovrebbero forse conoscere meglio gli specifici compiti loro assegnati. A completamento, due parole ritengo anche siano dovute all'intervento di Legambiente quanto ai bagagli di Pianosa. Basta dare un'occhiata alla pagina de "Il Tirreno" successiva a quella oggetto del presente intervento, per constatare che di bagagli al seguito di soggetti - anche volontari non comuni cittadini - svolgenti utili attività ambientaliste ne arrivano sull'Isola. Come pure ci sono alloggiamenti di altri soggetti - sempre non comuni cittadini - dediti ad altri servizi (strutture di vigilanza, di presidio alle attività di fruizione controllata del territorio di ristorazione, di manutenzione ecc...). Come dire che, per il solo fatto che i cittadini comuni non possano accedere al di là del banco, un lavoratore addetto allo sportello goda di particolari privilegi. Quindi basta capire a cosa ci si riferisce, per accertare se trattasi di meri privilegi o di auspicabili finalità comprese nella tipologia sopra elencata, o ad essa preordinate o comunque alla stessa assimilabili. Un'ultima riflessione ad alta voce, va fatta: a chi può dare fastidio che il Parco abbia cominciato a svolgere con la dovuta maggiore attenzione la sua funzione istituzionale su Pianosa? Tanto da questo Ufficio era dovuto, non solo per corrispondere ad un esplicito invito ma anche per una più appropriata cognizione dei fatti di causa.
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