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Sant’Andrea al buio, gli albergatori non ci stanno

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 25 agosto 2003

CAPO SANT’ANDREA – Continui black-out, cali di tensione, innumerevoli cortocircuiti. Persino un incendio. Tre autoclavi fuori uso. Turisti sul piede di guerra stanchi dei continui disservizi elettrici che finiscono per penalizzare i loro soggiorni. Ed un nutrito gruppo di albergatori che denuncia: «L’Enel intervenga, siamo stufi». E’ questa, da alcuni mesi, l’atmosfera che si respira a Sant’Andrea, rinomata frazione del versante occidentale dell’isola. Per colpa degli ormai consueti disservizi del sistema elettrico, ristoranti, alberghi e bar della zona si trovano costretti a fronteggiare una situazione di disagio che perdura da inizio stagione. «Praticamente tutti i giorni – spiega Maurizio Testa, titolare dell’Hotel Ilio – subiamo black-out. Dobbiamo cercare di alleggerire il carico per ristabilire la corrente». E i turisti come reagiscono? «Male. Secca non poter usare i condizionatori d’aria, specie in questi giorni di gran caldo. Le lamentele sono all’ordine del giorno». E non manca chi ha dovuto fronteggiare un incendio causato dall’ennesimo calo di tensione. «A prendere fuoco è stato il contatore dell’Enel che fornisce energia all’albergo – illustra Loriano Anselmi dell’Hotel Gallo nero, presidente del Consorzio Albergatori Capo Sant’Andrea. Siamo dovuti intervenire con un estintore per spegnere le fiamme. Per fortuna nessuno è rimasto ferito. E alcune settimane fa un altro cortocircuito ha mandato fuori uso le tre autoclavi che assicurano l’erogazione dell’acqua. Per diverse ore i clienti non hanno potuto lavarsi». Ed i costi conseguenti i disservizi? «Abbiamo pagato tutto di tasca nostra – continua Anselmi. La situazione è insostenibile, non possiamo andare avanti così». Gli fa eco Davide Barsalini, titolare dell’Hotel Barsalini. «Anche noi subiamo continui black-out», assicura. «I cali di tensione sono all’origine dei disservizi». Proprio così. Per colpa della scarsa tenuta della rete il sistema salta, provocando guasti e disfunzioni. «Con un analizzatore di energia – dichiara Anselmi  abbiamo rilevato che la tensione fase-fase talvolta scende ai 190 volts in luogo degli abituali 220 volts mentre la tensione neutra, che dovrebbe essere attorno ai 380 volts, è stata registrata più volte nel corso della giornata attorno ai 330 volts. Queste continue oscillazioni provocano i black-out». Solo l’intervento del personale dell’Enel potrebbe risolvere la situazione. «Sono intervenuto in diverse occasioni – ammette un elettricista della zona – ma non posso fare granché. Il problema deve essere affrontato dall’Enel. Ci troviamo di fronte ad una scarsa erogazione di energia dalla centrale o altrimenti ad una pessima condizione dei cavi». E così le settimane passano, i black-out si rincorrono ed i turisti inferociti si lamentano. «L’impressione – conclude Testa – è che vogliano far trascorrere la stagione turistica. Non è giusto. Ci stanno danneggiando. Il turista scontento non torna l’anno dopo». E sentenzia: «devono intervenire adesso».


s. andrea panorama marciana

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