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Provenzali: “Interriamo l’elettrodotto e pensiamo a incentivare le fonti rinnovabili"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 03 settembre 2009

“Concordo sull’opportunità che anche i tre comuni elbani interessati dal passaggio dell’elettrodotto, unitamente alle altre istituzioni presenti sul territorio, si allineino a quanto deliberato dal Consiglio Comunale di Portoferraio per richiedere alla società Terna il totale interramento del sistema di distribuzione di energia elettrica. Credo, però, che la Regione, dopo anni di tante chiacchiere, adesso debba passare dalle parole ai fatti, approntando sollecitamente un piano per una politica energetica ad hoc per l’Elba e le altre isole dell’Arcipelago toscano, così da limitare al massimo l’inquinamento elettromagnetico, dannoso per la salute, e preservare e difendere un patrimonio ambientale di inestimabile valore”. Lo ha dichiarato Leopoldo Provenzali, consigliere regionale del PdL che in un’interrogazione urgente chiede che la Regione riveda la propria posizione sul problema esercitando idonee pressioni sulla società Terna perché proceda verso la soluzione del completo interramento dell’elettrodotto, attivando allo scopo anche proprie risorse economiche. “Realtà delicate come le isole e le aree naturali protette, che hanno proprio nel patrimonio paesaggistico-ambientale la fonte prioritaria di ricchezza” ha sottolineato il consigliere regionale azzurro “richiedono una politica di sviluppo particolarmente attenta alle esigenze di tutela e valorizzazione del territorio anche perché presentano problematiche caratteristiche, con riflessi sull’inquinamento locale, più pressanti in questo contesto che in quello continentale: ”. “Al di là dell’adozione di soluzioni meno impattanti che prevedono l’utilizzo di tecnologie quali quella dei cavidotti interrati” ha sottolineato Provenzali “esistono, all’interno di un programma varato da anni dal Governo nazionale, in cui si ritrovano interventi di risparmio energetico ed azioni di mobilità sostenibile nelle aree naturali protette, fonti energetiche rinnovabili che andrebbero sviluppate per garantire la sostenibilità ambientale del sistema energetico delle isole minori, ancorato a strumenti vecchi e fortemente inquinanti. Per far questo, il Governo ha previsto il coinvolgimento degli Enti Parco e delle amministrazioni locali e regionali nella gestione anche finanziaria di tali programmi”. “Il problema della produzione di energia elettrica nelle isole minori non è secondario e non va sottovalutato” ha concluso Provenzali “perché lo sviluppo del turismo e la sua destagionalizzazione richiedono maggiori consumi di energia ed un necessario potenziamento non può che passare attraverso fonti energetiche autoctone e rinnovabili”.


provenzali leopoldo

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