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Conciliazione, Ausl e utenti fanno “pace” in pochi mesi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 29 agosto 2009

LIVORNO – È stata attivata la nuova procedura di conciliazione per la risoluzione, più facile e più veloce, delle controversie nel mondo della Sanità. Si tratta di un servizio “pilota” che la Regione Toscana ha deciso di sperimentare a Livorno e nell’Azienda ospedaliera di Careggi per far fronte alle domande di risarcimento con valore fino a 50 mila euro, ovvero la stragrande maggioranza delle cause aperte contro le Aziende sanitarie . “Con questa nuova procedura – spiega Luca Cei, Direttore Amministrativo dell’Azienda USL 6 di Livorno – ci saranno numerosi vantaggi sia per i cittadini sia per l’Azienda. Sarà possibile, infatti, ridurre drasticamente i tempi di attesa per coloro che ritengano di aver subito un torto, inoltre, gli stessi cittadini potranno anche contare su un procedimento semplice, con costi ridotti e predeterminati. L’Azienda, invece, avrà dalla sua parte il vantaggio di smaltire il proprio carico di pratiche di risarcimento pendenti evitando, in questo modo, l’apertura ufficiale di contenziosi. Basti pensare che nel primo semestre 2009 ben l’87% delle richieste di risarcimento era di valore inferiore ai 50 mila euro e quindi sarebbero potute essere risolte attraverso la conciliazione”. Ai conciliatori, individuati in base a caratteristiche di neutralità, indipendenza e con esperienze in tecniche di comunicazione e mediazione, si potranno rivolgere in modo volontario tutti i cittadini. Sarà sufficiente compilare il modulo scaricabile dal sito dell’Azienda (www.usl6.toscana.it) o disponibile presso tutti gli uffici Urp e spedirlo per posta o consegnarlo a mano (Segreteria del Servizio di Conciliazione per le controversie in ambito sanitario - c/o Azienda U.S.L. 6 di Livorno - Ufficio Relazioni con il Pubblico - Via di Monterotondo n. 49, 57128 Livorno). Davanti al Conciliatore si arriverà solo dopo l’espressa volontà delle due parti (Azienda e utente) e solo per fatti legati a responsabilità civile sia di tipo sanitario (errata terapia, ritardata diagnosi ecc.) sia extrasanitario (smarrimento protesi, cadute accidentali ecc.) con valore stimato inferiore ai 50 mila euro. La procedura potrà essere attivata solo a seguito di una richiesta di risarcimento inoltrata all’Ufficio legale dell’Ausl 6. Trascorsi 60 giorni e in caso di risposta negativa o ritenuta non soddisfacente l’utente o l’Azienda possono rivolgersi alla Segreteria del Conciliatore per sottoporre il caso. Una volta che il conciliatore abbia trasmesso il ricorso e questo sia stato accettato dalla controparte (entro 15 giorni), la richiesta arriverà davanti al conciliatore. A lui non spetterà la funzione di decidere, ma di aiutare a trovare un accordo che, in quanto tale, sarà valido solamente se accettato da entrambe le parti. Il tentativo di conciliazione si deve concludere indicativamente entra 30 giorni dall’apertura e quindi, complessivamente, entro pochi mesi dalla presentazione della richiesta. “Siamo soddisfatti – dice Monica Calamai, direttore generale dell’Azienda USL 6 di Livorno – di essere stati individuati dalla Regione per la sperimentazione di questo servizio, che credo possa costituire una vera svolta nei rapporti tra Aziende sanitarie e utenti. Questa procedura, infatti, pur mantenendo intatte le garanzie di imparzialità e riservatezza, snellisce costi, carichi di lavoro e accorcia i tempi per arrivare a una risoluzione. Questa procedura permette di avvicinare l’Azienda all’utente dando la possibilità alle parti di “confrontarsi” direttamente davanti al conciliatore e cercando una soluzione che può essere trovata, nella maggior parte dei casi, in tempi rapidi e con la soddisfazione di tutti”.


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