Per la precisione a Carloforte sull’Isola di San Pietro, nel cartellone della XIII edizione del “Festival di Teatro dall’isola, dell’isola, di una penisola” il prossimo 28 agosto. Lo spettacolo nato un anno fa, pensato per essere rappresentato nello splendido giardino botanico dell’Hotel Cernia a Sant’Andrea, dove debutta a luglio, come “passeggiata poetica in forma di concerto”; è ripreso quest’anno, in versione non itinerante, con la produzione di Elba Danza di Maria Paola Gori, associazione culturale con la quale le due artiste elbano/tedesca collaborano da sempre. Il lavoro che si basa su testi di Giuliano Scabia, Maurizio Maggiani e Mariangela Gualtieri parte dalla seguente riflessione: “Può la poesia salvare il mondo? Se non altro, forse, la poesia può parlare la lingua del mondo e delle creature “spiritate” che lo animano” (Che sarà di noi? Che sarà, creaturine, di questo popolo? Confortatemi questa notte creaturine, perché il mio cuore smania.)”. E quindi la ricerca di testi è andata in questa direzione, nel tentativo di riattivare un dialogo intimo con la natura, a partire dalla convinzione che “c’è un pulsare vitale anche in oggetti che spesso, e forse erroneamente, definiamo inanimati e c’è un’energia spiritosa, consolatrice, sorridente, stimolante nelle creature naturali che ci circondano (Io ho avuto soccorso a volte da una piccola foglia, da un frutto così ben fatto, che dava sollievo a mio disordine di fondo. Si si.) . È uno spettacolo minimalista che si muove sul registro evocativo della poesia, nel quale si cerca di cogliere ed amplificare la voce sottile, il sussurro, i bisbigli delle creature; ha uno spirito “animista” che si esprime anche attraverso la delicata e pur incisiva music “naturale” di Marianne Kipp e dichiara l’amore per la natura (Chi è la cura? Chi gli dei li cura? Cura, lo so, vuol dire amore. Amore che di noi si prende cura) e l’aspirazione a riconciliarci con Lei (Ma tu sai anche la lingua del Magico Mondo? Si, come tutte le bestie. E perché non ti riveli a Celeste lo sposo? Per non turbare l’armonia del mondo.) Ci sembra significativo sottolineare la partecipazione di una produzione tutta elbana (tra l’altro indipendente) ad una iniziativa di respiro nazionale e che aspira ad essere rappresentata nei calendari invernali ed estivi dell’Isola d’Elba. Marianne Kipp Studia musica e arte a Kassel in Germania. Dal 1980 membro dei Weitmusikinstituts di Amburgo. Esegue concerti di musica improvvisata in vari paesi europei. Registra le musiche del progetto teatrale Une chose, puis una autre a Parigi. Lavora con artisti visivi. Fonda il Laboratorio di Musica Improvvisata e Sperimentale all'isola d'Elba e vi organizza il Festival Suoni e Sound. Registra il CD Marianne Kipp meets Hatshepsut in París. Vive all'isola d'Elba, in Italia, dove lavora come musicista free lance. Francesca Ria. Studia teatro, danza, musica e canto alla Scuola di Teatro di Bologna, al Dams e alla Scuola Popolare di Musica lvan lllich. Dal 1990 attrice professionista, lavora in Italia e all’estero tra gli altri con: Compagnia di Operette Belle Epoque (Ra), Teatro a Cuestas (Cuba), Teatro Ridotto (Bo), Team Teatret (Danimarca). È socia fondatrice dell’associazione culturale L’Isola del Tesoro. Dal 1996 torna a vivere all'isola d'Elba, dove incontra Marianne Kipp. Insieme hanno lavorato, tra l’altro a: La storia dei colori, Il lascito di D'Alarcon, spettacolo itinerante per le vie e la storia di Porto Azzurro, Spiriti danzanti nel paese della pietra, spettacolo itinerante sulla storia-memoria di S.Piero, Storie di Corsari e di Pirati, spettacolo teatrale prodotto dall’APT Arcipelago Toscano. Le figurine che popolano quest’estate il giardino dell’hotel La Cernia, sembrano spiritelli del giardino. Con il loro essere tuffatori volanti, appesi, dondolanti, sospesi ed in procinto di saltare trasmettono un’idea vitale di creaturine saltellanti, guizzanti, pulsanti di vita naturale, appunto. E da lì evocano l’immagine della personificazione degli spiriti della natura: dell’anima viva e vivace delle creature tutte, siano esse animali, vegetali e perfino minerali.
francesca ria