Prima aveva provato con i suoi due complici ad aprire tutte le auto parcheggiate in fila sulla provinciale tra Procchio e Portoferraio, approfittando del buio e della confusione creata dal popolo della notte che vive, dopo le ore 24.00, al Club 64, e poi, una volta individuato l’obiettivo da colpire, solitamente una macchina lasciata sbadatamente con le serrature aperte, lo saccheggiava, portando via quello che di prezioso e di valore poteva esserci. Ormai c’erano già stati altri episodi: qualcuno, approfittando della confusione che regna di fronte alla discoteca Club 64 e alla poca lucidità della gente che ci gira attorno, commetteva piccoli furti, asportando borse, vestiti, cellulari e portafogli dalle macchine parcheggiate lungo la strada, di fronte al locale notturno. Per questo motivo la Stazione Carabinieri di Portoferraio aveva deciso di organizzare dei servizi mirati per prendere in flagranza i ladri e dopo appena due notti di appostamenti la trappola è scattata. I militari dell’Arma hanno visto il gruppo dei tre ragazzi che dapprima si incamminava lungo la strada dove c’erano le auto parcheggiate e poi li hanno visti mentre, approfittando dell’oscurità, tentavano di aprire tutti gli sportelli delle vetture parcheggiate. L’intento non era quello di forzare qualche serratura di automobile, magari facendone scattare l’allarme, ma era quello di trovare un’autovettura aperta e trafugarne qualsiasi contenuto che potesse avere un qualche valore. I Carabinieri, dopo aver assistito a qualche tentativo, si accorgevano quindi che i tre erano riusciti ad individuare l’obiettivo da colpire e che in particolare uno di essi apriva lo sportello della macchina, prendeva una borsetta da donna lasciata incustodita all’interno e si allontanava nella direzione dei due complici che nel frattempo fungevano da palo. Tutta la scena era però tenuta sott’occhio dai militari della Stazione di Portoferraio, che non appena hanno visto lo sportello dell’autovettura chiudersi si sono fiondati sul gruppetto di giovani. A nulla sono valsi i tentativi di spiegare quel gesto, accampando mille scusa, perché dopo pochi attimi veniva rintracciata la proprietaria della macchina e della borsetta, che denunciava il furto ai Carabinieri. Per tali ragioni i Carabinieri della Stazione di Portoferraio procedevano ad arrestare C.L., 25enne da Pisa, e denunciare all’autorità giudiziaria in stato di libertà P.A., 31enne e G.L., 22enne, tutti per furto aggravato in concorso. L’arrestato è stato portato presso il carcere livornese delle Sughere e per tutti ora si dovrà aspettare la decisione dei magistrati del Tribunale di Livorno.
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