Marciana registra che in buona parte del suo territorio, le frazioni a sud ovest da La Zanca-S.Andrea fino a Pomonte, la crisi idrica è arrivata al suo culmine. La pressione che manca nei tubi sembra tutta concentrata sul Sindaco Anna Bulgaresi che cerca di parare il colpo con i mezzi che ha e con quelli che non ha. «Siamo stati costretti – ha dichiarato il Sindaco ai colleghi del Tirreno che dedicano alla crisi idrica un lungo servizio - a far intervenire un’autobotte dei vigili del fuoco che stanno rifornendo le cisterne dei paesi e abbiamo allertato la Prefettura. Se va avanti così chiameremo l’esercito …” Intanto per rifornire diverse utenze insieme agli altri soggetti ed agli operatori della stessa ASA è già scesa in campo la efficiente Protezione Civile intercomunale, perché il quadro che si delinea, con le temperature che si alzano, l’isola piena di gente ed i tradizionali temporali di metà agosto che questa volta hanno fatto sciopero, non è affatto rassicurante pure per i prossimi giorni. Disagi minori ma pur sempre consistenti si sono registrati anche a Marciana Marina (dove l’erogazione avviene a coppie di ore alterne) a Capoliveri dove le condotte sono rimaste a secco nelle ore serali e pure nel paese Rio Elba che dall’acqua prende nome, dove si sono chiuse le fontane pubbliche per risparmiare un liquido che diventa sempre più prezioso. Le interruzioni l’ASA deve necessariamente farle per bilanciare un consumo che non consente un rinnovo delle scorte nei depositi. Ma la situazione peggiore (come al solito) resta quella della “falce” di costa che guarda alla Corsica dove il sole picchia particolarmente giaguaro e dove l’acqua arriva ancora assurdamente con scomodità e costi immani su gomma.
pomonte dal mare panorama