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Come ti cucino il turista a Capraia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 22 agosto 2003

Siamo assidui frequentatori dell'Elba da anni. Qualche giorno fa con mio marito ci facciamo prendere dalla voglia di visitare le altre isole dell'Arcipelago, che in tanti anni non abbiamo mai visitato e decidiamo per Capraia. Telefoniamo per informazioni al numero della società Acquavision pubblicizzato sui tabelloni per indicazioni su eventuali prenotazioni, sugli orari, sui tragitti e quant'altro. Ci viene dato un orario, ma alla partenza scopriamo che il traghetto parte 50 minuti dopo: telefoniamo quindi al solito numero e ci viene confermato l'orario, dicendo che forse c'era stato un errore nella lettura dei vari punti di partenza e dei giorni. Va bene, può accadere. Arriviamo a Capraia e veniamo indirizzati, anche dalle pubblicità che appaiono sulla barca che ci ha trasportati e in vari punti del centro di Capraia, in un ristorante che troviamo gremito di gente quando abbiamo visto altri ristorantini in paese completamente deserti. Pensiamo che l'affluenza di pubblico sia un buon segno e alla nostra richiesta se sia possibile pranzare, veniamo fatti accomodare in una saletta e ci viene proposto un menù con "pasto veloce". Invece attendiamo ben 50 minuti, dopo varie proteste non soltanto nostre ma anche di altri avventori per un piatto di pasta scotta, non salata e con vongole maleodoranti alla modica cifra di 10 Euro; i nostri vicini gustano intanto degli "spaghetti al granchio" sebbene le chele nel loro piatto evidenzino si tratti di granceola, mentre altri compagni di viaggio seduti di fianco, alla richiesta del medesimo piatto si devono accontentare di penne condite - forse - con del surimi (ma ci voleva tanto a dire che il granchio era terminato?). Personale insufficiente per servire tutti i coperti (sono almeno 50 quando il ristorante potrebbe permettersene al massimo una trentina), male addestrato, di infimo livello, incapace persino di diliscare un'orata, ci fa attendere altri 20 minuti per un piatto di patatine fritte, che normalmente sono precotte o surgelate e devono solo essere buttate nella friggera! Viene il momento della partenza da Capraia. Ci rechiamo al molo dove eravamo scesi al mattino, ma ci rendiamo conto che difficilmente l'imbarcazione attraccherà lì perché il molo è occupato da una nave-cisterna. Chiediamo, ma nessuno ci sa dire nulla: non un cartello, non una indicazione. Vediamo che un'altra imbarcazione che, apprendiamo, va a Forte dei Marmi-La Spezia, si sposta in un molo in fondo al porto e ci viene da pensare che anche il nostro traghetto parta da lì, ma nessuno sa dirci nulla e come noi, anche gli altri del gruppo sono smarriti: i due punti d'attracco sono piuttosto distanti tra loro e non visibili perché in mezzo c'è una diga. Infine, personale del traghetto di linea ci dice che il nostro mezzo attraccherà in fondo al porto e sotto il caldo, dopo aver percorso già più di una volta lo stesso tragitto, andiamo al molo indicato. Vediamo che il natante dell'Acquavision ha al traino una barca a vela in avaria. Ci viene riferito dallo stesso personale della società che la Capitaneria ha chiesto di effettuare il recupero del natante in avaria e che siamo in attesa che qualcuno del medesimo ente venga a rilevare l'imbarcazione recuperata, ma nessuno si presenta e la barca viene lasciata in consegna - stentiamo a crederci - ad una Guardia Forestale in abiti civili. Sapevamo che la Capitaneria non fa vigilanza, non fa controlli sulla pesca (non si spiegherebbe infatti perché la saccaleva che strascicava le reti di fronte all'Isola di Capraia quel giorno, alle 17.00 fosse ancora nei paraggi), non verifica le licenze abusive sulle spiagge e pensavamo facesse solo assistenza ai diportisti: ma siamo venuti a scoprire che non fa nemmeno questo! Ma i signori Assessori, Amministratori, Consiglieri e quant'altro di questi paesi che vivono esclusivamente di turismo, pensano davvero che questo sia il livello di servizio da offrire a chi paga per un periodo di riposo? O pensano che i turisti dell'arcipelago siano tutti imbecilli smaniosi di buttare al vento i loro soldi? Oppure contano sul fatto che tanto non ci ritornano, quindi meglio spellarli a fondo una volta per tutte? E poi si lamentano del calo di presenze? A malincuore, perché riconosciamo che l'Arcipelago Toscano è bellissimo, ma ci mettano pure anche le nostre tra le presenze in meno dall'anno prossimo! P. Turati - Calenzano (PO) Cara Signora Turati Iniziamo noi, che non le abbiamo fatto alcun danno a porgerle le nostre scuse per il trattamento che ha ricevuto, a cui speriamo facciano seguito anche le scuse e le spiegazioni (che ospiteremo volentieri) della società che ha curato l'organizzazione della mini-crociera e del ristoratore da essa almeno "promosso". Nella stessa maniera condividiamo la sua energica tirata di orecchi nei confronti di amministrazioni disattente alla qualità dei servizi che si erogano sul territorio. Non condividiamo, ci consenta, pur non conoscendo benissimo la situazione capraiese che dipende marittimamente dalla Capitaneria di Livorno e non da quella di Portoferraio, il suo giudizio sul lavoro della Guardia Costiera, anche perchè ci pare muovere da alcune convinzioni errate. Se lei signora restasse (speriamo di no) con la macchina guasta in autostrada non chiamerebbe per farsi rimorchiare la Polizia Stradale ma un carro attrezzi, lo stesso vale in mare: la Guardia Costiera assiste i diportisti, spesso li va a salvare ed a trarre d'impaccio quando sono in pericolo, ma non c'è ragione alcuna, quando non ci sono pericoli incombenti, che si preoccupi di rimorchiare imbarcazioni in avaria, lavoro che distoglierebbe tra l'altro marinai e mezzi da compiti ben più importanti. Che poi lo stesso Ente non sovrintenda (non abbiamo capito se a Capraia o in generale) al lavoro di controllo sulla pesca e sulle concessioni, lo afferma lei, dal nostro osservatorio magari limitato ma costante abbiamo un'impressione esattamente opposta. Quindi dopo averla invitata a non gettare via il bambino con l'acqua sporca, la invitiamo anche a riconsiderare i suoi propositi, nell'Arcipelago lavorano anche operatori turistici e dei servizi molto seri, che sono le prime vittime della bassa qualità di servizi erogati da altri, e che crediamo non mancheranno di risponderle. Noi intanto salutandola la ringraziamo per il contributo che ci ha fornito.


capraia mappa

capraia mappa

mare bello

mare bello