Il ruolo di un consigliere all'interno di un Consiglio Direttivo, come quello del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, è quello di votare o fare proposte in merito alle questioni inerenti il PNAT. Pensare che io non possa esprimere idee diverse dalla maggioranza dei componenti dello stesso consiglio e considerare una mia affermazione come lesiva nei confronti del Vertice dello stesso Direttivo sta a significare una certa sofferenza rispetto alle regole democratiche. Secondo i “soliti noti” la libertà di pensiero, di opinione e di azione non dovrebbero esistere, mentre sarebbe necessario l'opportunismo politico, il servilismo, la poltrona da difendere, il ruolo raggiunto dopo anni di sacrifici. Quello che per me conta invece è il rispetto delle popolazioni che vivono nel territorio del Parco, dei loro usi, del loro modo di vivere l'isola, della loro economia e solo chi vive in una piccola isola sa cosa voglio dire. Un consigliere come me, votato dai cittadini e non nominato, deve rappresentare con forza e determinazione le volontà del popolo stesso, guai se non lo facesse, cesserebbe ogni sua prerogativa. Caro Stefano, con molta probabilità, nell'affrontare un tema così importante come la tutela del nostro territorio ed in particolare quella del mare, i punti in comuni sono maggiori di quelli contrari ma è del tutto evidente che abbiamo modi diversi per raggiungere tali obbiettivi. Diverso è il modo di pensare alla “cosa pubblica”: per noi, per fare solo un esempio, era importantissimo sospendere i lavori al Molo di Levante e togliere il cantiere da Piazza della Dogana nei mesi estivi (grazie anche al Comandante Mirko Cugini), cosa mai avvenuta nei tre anni precedenti. Questo ha permesso un maggiore afflusso di motonavi passeggeri e imbarcazioni da diporto, consentendo alle attività commerciali di Giglio Porto (e non solo), maggiori possibilità remunerative, per non parlare del fatto che ciò ha evitato fastidiosi rumori e sporcizia dovuta alla polvere sollevata. Tutto ciò non lo abbiamo fatto per i fans, come del resto revocare la delibera sulla proposta dell'AMP, ma questi appena enunciati risultano essere, nel mio modo di vedere, atti dovuti alla maggioranza della popolazione che ci ha sostenuto nelle scorse elezioni. Riguardo invece le affermazioni del Sig. Mazzantini, solo due parole: le offese del tutto gratuite rivolte alla mia persona (noto che è in ottima compagnia) denotano scarsa serenità che porta a grossolani errori di interpretazione. Le dimissioni del Dott. Mario Tozzi non le ho mai chieste ma semplicemente suggerite, esprimendo un desiderio comune alla maggioranza delle popolazioni isolane dell'Arcipelago, voleva essere un atto di cortesia nei confronti di chi, essendo cosi poco ben voluto, si trova a lavorare in un clima difficile e privo della necessaria serenità; inoltre il fatto che il “consigliere eletto dal popolo” riesca a leggere nel mio intervento il desiderio di abolizione del Ministero dell'Ambiente, la cassazione del Ministro Prestigiacomo, la Provincia dell'Arcipelago ed altre amenità del genere, non fa altro che evidenziare la sua totale superficialità nell'affrontare temi cosi delicati. Saluto comunque Feri e Mazzantini augurando loro un buon Ferragosto, nella speranza che questi giorni di festa possano lenire il livore accumulato dall'otto giugno in poi.
Mario Tozzi bis