C'era davvero una folla incredibile per la quinta edizione del De Andrè day , che si è tenuto nella piazza di Chiesa nel centro di San Piero. Più di mille persone ospitate nella piazza e nelle vie che confluiscono in quell'anfiteatro naturale intagliato nel granito che è Piazza di Chiesa. Tutti nel paese collinare per l'evento che ogni anno raduna gli appassionati delle canzoni del grande poeta e musicista genovese scomparso. Oltre due ore e mezza di musica in una scaletta che ha toccato pezzi conosciuti ed altri meno noti al grande pubblico. E lo spirito era quello giusto di una positiva contaminazione tra pubblico e artisti, vicini non solo fisicamente tanto da non capire se chi avevi accanto era solo uno spettatore o di li a poco sarebbe salito sul palco a cantare o se avrebbe cantato giù in piazza. Come gli utenti del centro diurno di salute mentale di Portoferraio hanno aperto la serata con una partecipazione intensa ed importante. Di particolare originalità sono state le interpretazioni "a cappella" del gruppo vocalist "Canta che ti passa" costituito per l'occasione, molte note gentili e raffinate sono arrivate alla gente dall'arrangiamento strumentale che Roberto Gardin che ha "confezionato" con la sua chitarra classica un "Pescatore" che ha zittato una piazza attentissima prima della esplosione di applausi, un cammeo con cui si è sposato eccellentemente la performance di un'altra musicista "colta" come Daniela Soria, impegnata in un "Quello che non ho" jazzato e sorprendente qualto la versione reggae che i BWP hanno proposto della "Canzone per l'estate". C'era logicamente grande attesa per Bobo Rondelli, leader degli ormai disciolti " Ottavo Padiglione". "Bobo ha esordito con un toccante brano di Luigi Tenco ricordando la sua amicizia con De Andrè , ed ha proseguito con un esilarante descrizione della storia del "pastore e la somara" narrata nel brano "I monti di Mola", che ha poi eseguito con il prezioso accompagnamento al violino di Francesco Carmignani (ex Ottavo Padiglione , ex Rondò Veneziano) Poi Rondelli nel set con i BWP si è scatenato, anche grazie alle "giuste vibrazioni" con i componenti del gruppo sanpierese, duettanto con Alessandro Beneforti e Sammy Marconcini (chitarrista e bassista della band), intrecciando movimenti danzanti ed assoli con Stefano Stix Regin, sax dei BWP che esplodeva nella sua energia musicale. Questo intreccio perverso ha permesso al gruppo di continuare per altri 20 minuti dopo la fine del concerto improvvisando letteralmente brani mai provati fra lo stupore e l'entusiasmo del pubblico. Bobo non ha mancato di parlare di politica alla sua maniera sbeffeggiando Bush ed il Cavaliere, soprattutto ricordando quanto sia più importante dividere le persone fra chi è a favore della guerra e chi è contro , piuttosto che fra chi sta a destra e chi sta a sinistra. Da citare inoltre il gruppo dei "Playboiler" che hanno affrontato lo "scoglio" del genovese in "Creuza de ma", e la partecipazione di Marta Dini ( Canzone di Marinella), di Giovanni Gay (Un malato di cuore) e del "bravo presentatore" Federico Regini che ha sapientemente legato tutte le varie anime della serata . Alessandro Beneforti che è il pivot, il perno su cui ruota una manifestazione che cresce di importanza ogni anno, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno partecipato, aiutato, sentito e sostenuto l'avvenimento, con un particolare pensiero per Giorgio Soria, che ha magistralmente accompagnato alle tastiere vari gruppi e solisti con lo spirito di un ragazzino e la professionalità di un maestro. In attesa che il meglio della serata di Giovedì sia inciso, chi intendesse acquistare il cd con il meglio delle prime tre edizioni del De Andé Day, può farne richiesta all'indirizzo e-mail alebwp@elbalink.it. Il prezzo è di 10 euro ed il ricavato sarà devoluto interamente all'organizzazione umanitaria Emergency alla quale sono stati già versati 2250 euro dei C.D. già venduti.
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