Previa un'attenta ricerca effettuata sugli atti amministrativi riguardanti i finanziamenti pubblici destinati ai lavori di messa in sicurezza dei bacini di Bagnaia e Nisporto, nel comune di Rio Elba, riteniamo che ricorrano le condizioni perchè sia il Consiglio Comunale attualmente in carica a verificare e a deliberare le eventuali iniziative da intraprendere. La nostra verifica sulla legittimità delle procedure adottate sull'utilizzo di finanziamenti pubblici è motivata dalle resultanze del verbale della riunione tenutasi a Nisporto il 21-05-2009 "Nisporto vasca di decantazione" e per Bagnaia dalle relazione tecnica "Considerazioni sugli effetti dell'evento di piena avvenuto il giorno 16-12-2004 in località Bagnaia. Stato dei luoghi e delle opere, interventi urgenti, per il ripristino delle condizioni di sicurezza, che è stata richiesta allo stesso progettista dei lavori della precedente Amministrazione comunale il giorno 18-12-2004, all'indomani dei danni procurati proprio da quelle opere che avrebbero dovuto invece mettere in sicurezza idraulica il fosso di Bagnaia. E' nostro convincimento che l'amministrazione comunale, in quella circostanza, per meglio tutelare gli interessi della cittadinanza, avrebbe dovuto rimettere ad un ingegnere idraulico, neutrale, la valutazione dei danni e delle ventuali responsabilità di chi aveva redatto il progetto di messa in sicurezza del fosso. Sarebbero emerse con chiarezza le cause che hanno determinato il crollo della briglietta di decantazione e l'accumulo di pali e detriti che hanno formato una diga, causando l'esondazione del fosso e l'allagamento dell'abitato. Ci si chiede: in base a quale criterio e per quali motivi si dette incarico di indagine allo stesso progettista dei lavori? Chi ha indennizzato i cittadini per i danni conseguenti alla esondazione? Perchè non si è proceduto all'indennizzo totale dei danni subiti? Ha pagato il Comune di Rio Elba? Di fatto la relazione tecnica dell'originario progettista dei lavori non fa menzione della formazione di una diga, costituita dai tronchi trascinati dalla corrente, che è all'origine dell'esondazione. E allora su quali cause specifiche si fonda la richiesta di stato di emergenza e di calamità rivolto alla Regione Toscana dal sindaco Schezzini? Perchè nella relazione tecnica riguardante i danni prodotti dalla esondazione, quando si elencano gli interventi urgenti per il ripristino delle condizioni di sicurezza non si fa menzione della inderogabile necessità di demolire il ponte carrabile (dove si è prodotto l'accumulo dei pali) per posizionare al suo posto una passerella? Come poi è avvenuto? Verificheremo anche se c'è l'autorizzazione a demolire il ponte carrabile ed il progetto della passerella se ha ottenuto i pareri di rito delle autorità preposte, e come abbia corrisposto questa nuova opera all'obbligo di tutelare i diritti dei diversamente abili per facilità di attraversamento. Muovendo infine da considerazioni di carattere più generale, ci si chiede come sia possibile che nessuna frazione del comune di Rio Elba abbia visto la conclusione dei lavori di messa in sicurezza da rischio idraulico, nonostante la mole rilevante dei finanziamenti ricevuti e dall'urgenza a suo tempo dichiarata Consiglieri Basili Umberto, Guidi Paola, Spanu Pina
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