Due ragazzi della Capitaneria nella mattinata di venerdì 22 Agosto erano di servizio, sotto un sole giaguaro, nell’area portuale portoferraiese, come al solito di questi tempi incasinata sia sul fronte terrestre che su quello marittimo. I Marinai non devono aver creduto ai loro occhi, quando hanno visto un bambino, alla guida di un gommone spinto da fuoribordo da 25 cavalli, manovrare tra l’Elba Prima ormeggiata a banchina ed il traghetto della Toremar che stava attraccando, dimostrando peraltro una discreta perizia, per poi accostare tranquillamente in Calata Italia. Il micro-navigatore è risultato essere un ragazzino italiano di 12 anni che proveniva da uno yacht alla fonda in rada, e che con il consenso del padre si era messo da solo al timone del battello, ed era arrivato in porto, semplicemente per prelevare un conoscente che stava sbarcando dal traghetto. Il bimbo, al quale è stato spiegato che non aveva ancora l’età per condurre natanti a motore così grossi e veloci, così come non poteva ancora guidare un’auto, è stato ricondotto a bordo della yacht dal quale proveniva da una motovedetta della Capitaneria. Ma assieme al precoce scafista il genitore responsabile (si fa per dire ) si è visto recapitare anche un sostanzioso verbale e l’ammonimento a vigilare un poco di più sul minore navigante in future occasioni.
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