I leghisti e paraleghisti insulari hanno una caratteristica che li accomuna: come tutti i gradassi e i fanfaroni non ce la fanno a tenere un cecio in bocca. L’ultima soffiata pubblica l’ha fatta il nuovissimo ed imbarazzante acquisto dell’ancor più imbarazzante e smandruppata compagnia: il consigliere padano-gigliese Giuliano Mattera, recentemente assurto agli onori della storia insulare per la sua elezione nel Direttivo del Parco. Questo soggetto ha annunciato “tomo-tomo cacchio-cacchio” (Totò) in un colpo solo la sfiducia verso il Presidente del Parco Mario Tozzi e la fine per sfratto del ministero dell’ambiente. Si vede che Mario Tozzi è troppo romano de Roma Ladrona e che la Stefy Presty, anche se bionda e di chiare ascendenze normanne, non è il tipo dei leghisti: troppo sicula. Eppure Mattera, almeno dal cognome, dovrebbe essere l’ennesimo leghista padano di ascendenze terroniche. Il Mattera, subito incicciato da Ammazzantiini, specializzatosi nel fiocinare ghiozzi di scoglio, ha probabilmente rivelato l’ultimo segreto di Pulcinella nascosto negli acquari elbani: una mozione di sfiducia contro Tozzi presentata dalla nuova Vandea antiparco al primo Direttivo del Parco al quale potranno partecipare i ninja leghisti. Anche se fosse possibile (e non lo è se non come atto politico fine a sé stesso), si tratterebbe di un’iniziativa da kamikaze, da “Muoia Sansone con tutti i figli suoi” (ri-Totò) Infatti, se casca Tozzi si va al Commissariamento, tutto il Direttivo viene sciolto, e poi la Regione e il Ministero devono trovare l'intesa (durissima) sul nome del nuovo Presidente , poi vanno nominati i 7 membri del direttivo: minimo altri 6-8 mesi più probabile un anno, visto che le nomine devono essere fatte su designazione di università, associazioni ambientaliste e ministeri e devono passare il vaglio delle Commissioni ambiente di Camera e Senato e dopo essere approvate dal Ministro, poi la Comunità del Parco deve riunirsi, nominare i nuovi 5 membri nel Direttivo (che devono essere validati dal ministero), solo allora si riunisce il Direttivo che elegge giunta e vice-presidente e poi si ricomincia... Mattera rischia di non essere già più Consigliere o di non essere rinominato, visto che un posto o due con il voto disgiunto se lo prende la minoranza della Comunità del parco, se non si fa fregare ancora una volta da questa banda di beduini padani... Insomma, con Mattera, Epicyuro e la loro banda, abbiamo inaugurato la politica basata sull’ esempio di quello che si tagliò il piffero per far dispetto alla moglie, ma in questo caso i nuovi membri del Direttivo si auto-ghigliottinano la testa e la mettono direttamente nel paniere del ministro che vorrebbero abolire… Resta da capire cosa ne pensa di questa astutissima iniziativa testadipiffero del centro-destra-legaiolo l’attuale Presidente pro-tempore del Parco, Angelo Banfi, ex Direttore del Parco, vicesindaco di centro-destra di Porto Azzurro, vicepresidente del Parco in pectore, per il quale si annuncia lo sfratto per inutilità, visto che il giudizio riguarda anche il passato del Parco, che è anche il suo (e del Presidente della Comunità del Parco ed ex Commissario Barbetti). Ma probabilmente il buon Banfi resterà prudentemente silente, visto che la rivolta delle isole della Padania non può disturbare il quieto vivere del reame di Papi, che non è quello delle escort di villa Certosa, ma quello che ha messo la frontiera al Fanaletto di Mola. A Porto azzurro la secessione c’è già stata, più che dal Parco dal Mondo intero… anzi alla nostra galassia
Prestigiacomo lunga