"Quanto che Santa Chiara fu rubata gli fecero le porte di bronzo" Il proverbio marcianese anche se sgrammaticato calza a pennello per commentare il viaggio che a tutta forza due delle cinque navi gialle "spazzamare" che fino allo scorso anno tutelavano l'arcipelago, hanno compiuto per raggiungere il teatro dell'inquinamento. Apprendiamo la notizia dal Comandante Busdraghi e conveniamo che, pure se a sollecitare il ripensamento governativo su un taglio di servizi assurdo e l'accelerazione delle procedure è stata una situazione di serio rischio ambientale, è positivo che alcuni dei rimorchiatori antinquinamento siano tornati in linea di navigazione. E sul fronte delle buone notizie c'è anche quella dell'imminente arrivo di alcune migliaia di metri di "panne" le barriere galleggianti rivelatesi utilissime nella domenica nera ed unta a Seccheto. Il Comandante della Guardia Costiera dell'Elba incassa in nome e per conto delle donne e degli uomini che comanda attestati di stima a 360°. - “L’intervento nel mare dell’Elba – ha commentato il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo - è una prova della funzionalità e della capacità di intervento delle strutture preposte alla tutela del mare e delle coste, la Guardia Costiera in primo luogo, cui va il mio plauso per l’efficacia delle operazioni svolte. Il mare e le coste sono una straordinaria risorsa del nostro paese e un formidabile volano turistico. L’impegno per tutelare questo bene collettivo è massimo e sarà sempre più intensificato per assicurare sempre i migliori standard di protezione dell’ambiente e per perseguire gli autori di questi crimini contro il mare.” - Da LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano - e Goletta Verde (arriva) "Un grande grazie alla Capitaneria di Porto, alla Protezione civile, ai cittadini ed ai turisti che hanno salvato la spiaggia di Secchetto dall'ennesimo inquinamento prodotto dai criminali che distruggono il nostro mare per il loro tornaconto economico. Ora occorre dotare la Capitaneria di più mezzi, fondi ed uomini e dare nuovamente all'Elba un servizio di prevenzione e pronto intervento contro gli inquinamenti marini, efficace ed efficiente". - "Il sindaco del Comune di Campo nell’Elba, Vanno Segnini, insieme all’assessore ai lavori pubblici Fausto Carpinacci, e a tutta l’amministrazione comunale Vuole esprimere il proprio ringraziamento a tutti coloro che nella giornata di ieri ed ancora in queste ore si stanno adoperando per fronteggiare l’allarme ambientale scattato nel pomeriggio di domenica a causa della presenza di sostanze oleose sulla costa sud dell’Isola. Un grazie particolare alla Capitaneria di Porto di Portoferraio che ha magistralmente coordinato le operazioni con l’apporto della Delegazione di spiaggia operativa sul nostro comune; grazie a tutti i volontari e agli uomini di “Terra, Uomini e Ambiente” che si sono attivati per la salvaguardia di spiagge e costa, braccia preziose e operose che hanno fortemente contribuito alla riuscita dell’intervento. Ancora un grazie al gruppo operaio del comune di Campo nell’Elba che si è attivato con le proprie risorse lavorando intensamente per la tutela e salvaguardia del nostro patrimonio ambientale. La sinergia fra tutte queste forze diverse ed ugualmente indispensabili ci ha consentito di risolvere il problema e di proteggere il nostro mare e le nostre spiagge". - “La struttura presente sull’Elba incaricata di intervenire nelle emergenze ambientali ha funzionato egregiamente – ha dichiarato Icilio Disperati, Direttore della APT dell’Isola d’Elba – poco dopo l’avvistamento infatti gli uomini delle amministrazioni locali, Parco, Protezione Civile e Guardia Costiera, erano già impegnati in modo lodevole a contenere ed eliminare successivamente la chiazza oleosa. A tutti loro va il nostro ringraziamento, non ultimi anche i bagnanti che volontariamente hanno aiutato a stendere i galleggianti anti inquinamento per evitare che la chiazza potesse toccare la spiaggia”. APT dell’Elba sottolinea comunque la necessità di un contrasto ancora più deciso contro i lavaggi illegali delle petroliere al largo delle coste italiane, estremamente pericolosi per tutto l’ecosistema marino". Ma sono solo tra le manifestazioni di gratitudine quelle espresse ufficialmente e per iscritto noi ne abbiamo raccolte molte altre, insieme a precisazioni sugli effetti del fenomeno, non tutte di segno positivo, come ad esempio quella che include anche la splendida spiaggia di Colle Palombaia tra quelle toccate da una certa quantità di idrocarburi compattati. Il Comandante conferma l'esistenza di una "chiazza madre" della lunghezza di 4 - 5 Miglia tra Pianosa e Montecristo in via di frazionamento e di dispersione che potrà essere opportunamente trattata dai mezzi della Castalia tornati a disposizione. "A terra - dice - tutto è ormai pulito" E' andata, meglio non pensare a cosa poteva accadere se, per un gioco diverso di correnti tutta la massa oleosa in galleggiamento si fosse riversata sulle coste di una delle isola. O meglio no, bisogna pensarci perché è possibile che si ripeta una situazione di emergenza e non sempre è possibile metterci una toppa all'ultimo minuto con il catrame a pochi metri dalla costa, come è successo stavolta.
chiazza catrame bimbi 2009 seccheto