Nella rada di Portoferraio, tra il caos delle barche ormeggiate alla fonda e il via vai dei traghetti, Goletta Verde ha disegnato un cordone umano con la scritta NO WATER FRONT, contro lo spericolato progetto di massima del polo della nautica varato dal Comune di Portoferraio. Dal mare lo spettacolo è forse più penoso che da terra. Sul prolungamento naturale della passeggiata delle calate, dopo il porto commerciale, inizia una selva di inguardabili capannoni industriali, intervallati da incredibili oasi naturali: Punta della Rena e il parco delle Terme, oltre il piccolo borgo di San Giovanni. Come non essere d’accordo quindi sul progetto di riqualificazione dell’area? Ma se riqualificare significa mettere tutto sotto un tappeto di cemento, edificare decine di villette in una zona a rischio idrogeologico da sparare sul mercato russo, l’operazione è pura follia. Quale sviluppo porterà la nautica, è davvero questo il futuro radioso per la maggiore isola del Parco dell’Arcipelago? Il water front, oltre ad una speculazione selvaggia, è davvero un’occasione perduta per riparare ai già devastanti errori del passato. La maggioranza che governa Portoferraio, che pure dovrebbe, se non altro nella forte componente di Sinistra e Libertà, mostrarsi attenta ad evitare scempi ambientali ha dimostrato la propria sovrapponibilità alla filosofia "sviluppistica" berlusconiana, non casualmente incassando l'astensione della lista ufficiale del PDL e pure quella della Lista Marini. Ed il voto contrario di Gasparri altro è non servito che a confermare che anche il progetto di Arcipelago Libero volto al riuso a fini turistici della parte portuale più contigua al centro storico, è stato usato solo come specchietto per le allodole votanti. Il report di questi due giorni della Goletta Verde (che i lettori potranno anche farsi seguendo la serie di aggiornamenti che abbiamo prodotto) dice che il principale e più prestigioso soggetto ambientalista italiano boccia spietatamente in sensibilità ambientale tanto il faro delle genti di centrodestra Onorevole Bosi, per la spericolata trasformazione di strutture archeo-industriali in albergo alle Paffe, quanto la maggiore istituzione governata dal centrosinistra, il Comune di Portoferraio per il suo devastante WATER FRONT, e non c'è da andare molto fieri di questa uniformità nel pensiero di governo del territorio meno innovativo e più scadente, tra soggetti che dovrebbero naturalmente differenziarsi, e non produrre una sgradevole, indistinguibile marmellata.
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