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La villa delle Grotte, un bene da coltivare

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 09 agosto 2009

“Gli scavi devono ripartire al più presto”. A dirlo è Marcello Pacini,presidente della Fondazione Agnelli ed anche ex-presidente della Fondazione della Villa romana delle Grotte, il sito archeologico che conserva i resti di una residenza romana del I secolo a. C. Occorrerebbe, in sintesi, un piano di studio da concordarsi con la Soprintendenza per vedere se la collina nasconde ancora dei segreti . Dal 1995 la Fondazione si occupa della tutela e della conservazione della villa, sul magnifico promontorio davanti a Portoferraio. Un percorso archeologico che è stato reso fruibile ai visitatori, sottraendolo al degrado di decenni di incuria e opponendosi addirittura all’azione dei ladri che, senza le recinzioni, di notte imbracavano con funi d’acciaio pezzi di storia e li trasportavano chissà dove. Quest’anno è stato anche ricreato l’antico hortus, un giardino con melograni , oleandri e cipressi che in origine si affiancava al porticato principale in muratura. Un prezzo simbolico, un euro a testa se in comitiva, due euro per i singoli visitatori. 6000 visite in un anno e un progetto dedicato alle scuole: Piccoli archeologi crescono . Un lavoro impegnativo ma con risultati eccellenti, nel quale i ragazzi della scuola media di Portoferraio, in due anni, sono andati alla scoperta dell’architettura integrale della villa, rappresentandola , con tecniche espressive diversificate, anche attraverso le immagini di vita quotidiana dell’epoca. “Tutto questo – spiega il vicepresidente Roberto Pacini - lo dobbiamo alla fondamentale collaborazione delle fondazioni della Cassa di risparmi di Firenze e di Livorno. Ed anche all’attenzione che abbiamo avuto finora dall’amministrazione di Portoferraio, a partire dall’ex assessore alla cultura Nunzio Marotti e dal suo successore, sempre nella passata amministrazione, Marino Garfagnoli. Adesso abbiamo avuto anche l’appoggio di altri importanti enti locali. Ma abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, se non vogliamo che questo sito, che regala un valore aggiunto al turismo balneare, non vada dimenticato”. Nell’attraversare quei sentieri punteggiati di pietre antiche si ha l’impressione che il lavoro fatto sia importante ma che occorra andare avanti. Magari anche con rilievi aerofotogrammetrici sull’intera zona, per vedere, prima ancora di scavare, se ci siano ancora reperti importanti non ancora affiorati. La Sovrintendenza forse potrà dare il via libera a breve. Magari occorre che l’assessorato alla cultura di Portoferraio dia un nuovo impulso, mantenendo la linea adottata dai precedenti assessori. D’altronde la proprietà dei terreni è della Fondazione della Villa, chi altro potrebbe assicurare il servizio di conservazione e tutela dei beni, lavorando anche per un’offerta turistica diversificata e a prezzi minimi?


grotte 1

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grotte2

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grotte plastico

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