PORTOFERRAIO. Il 4 agosto altri controlli balneari sono stati effettuati della Motovedetta dei Carabinieri, il cui personale ha denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per “abusiva occupazione di spazio demaniale” (art. 1161 cod. nav.) un uomo che in Località Cavo del Comune di Rio Marina gestiva arbitrariamente, senza nessuna autorizzazione, attività balneari. Dopo i numerosi controlli, la speranza era quella che il messaggio fosse stato recepito e che ormai tutti avessero capito che per gestire attività sulle spiagge è necessario essere titolari di una concessione per l’occupazione demaniale o di un’autorizzazione per il noleggio di ombrelloni, sdraio ed altre attrezzature adibite alla balneazione. Tuttavia, i Carabinieri della Motovedetta di Portoferraio, anche a fronte di numerose richieste di intervento derivanti soprattutto da spazientiti turisti e non, sono approdati sulla spiaggia di Cavo e si sono trovati di fronte all’ennesima situazione irregolare. In particolare, su quella spiaggia, sono stati effettuati tre controlli dai Carabinieri di mare e, a seguito di ciò, è stato individuato un portoferraiese 30enne, che sulla spiaggia di Cavo aveva sistemato arbitrariamente ombrelloni e lettini, occupando illegittimamente l’arenile. Il portoferraiese, per svolgere l’attività in questione, aveva utilizzato un’area di spiaggia ampia 150 metri quadrati, sulla quale erano state sistemate diverse sdraio, sedie e ombrelloni. Tutta la merce è stata posta sotto sequestro, anche perché il soggetto non era titolare né di una concessione per l’occupazione demaniale né di un’autorizzazione per il noleggio di ombrelloni, sdraio ed altre attrezzature adibite alla balneazione. Gli altri due controlli sulla spiaggia di Cavo hanno, invece, permesso di individuare solo uno dei due soggetti che materialmente si era appropriato della spiaggia, piazzandovi ombrellone e sedia, per poter utilizzare quel posto, che il giorno prima era risultato così piacevole, anche il giorno dopo: si tratta di una turista di Milano. Tale comportamento, comunemente posto in essere ingenuamente da molti turisti, risulta però essere contrario alla Legge, commettendo i trasgressori un illecito penale, senza riuscire forse a percepire il disvalore del gesto compiuto. Nell’ambito quindi di quelle attività volte ad assicurare il sicuro ed ordinato andamento delle attività di balneazione e del turismo a mare, elemento fondamentale per uno sviluppo armonico dell’economia turistica di una perla del Mediterraneo quale è l’Isola d’Elba, i due trasgressori sono stati entrambi denunciati in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria dai Carabinieri per abusiva occupazione di spazio demaniale.
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