La Torre di Rio Marina dopo decenni torna ad aprirsi al paese. Sono stati portati a termine e saranno inaugurati sabato i lavori di restauro conservativo della Torre degli Appiani, simbolo di Rio Marina da secoli. Le prime notizie sulla torre, che sorge sul mare ai piedi del “Castello”, risalgono al 1553, quando i turchi sbarcarono all’Elba saccheggiando Grassera. In quell’anno Giacomo V Appiani fece costruire nel porto di Rio Marina un baluardo difensivo collegato al paese da un ponte a guardia del deposito del minerale. Con l’istituzione del Comune di Rio Marina, nel 1882, la torre venne intonacata e tinteggiata, e fu costruito sopra un torrino con orologio su tre lati. Le condizioni della torre negli anni erano diventate molto critiche. Quando nel 2002 è iniziata la fase di rilievo era in uno stato di abbandono e anche pericolo per i bagnanti della spiaggetta sottostante. L’interno era totalmente ricoperto di guano e animali morti. L’accesso avveniva a quasi 6 metri dal livello della strada. I lavori progettati e diretti dall’architetto Maria Giuseppina Gimma, specializzata in restauro di monumenti ed eseguiti con la supervisione della Soprintendenza per le Province di Pisa e Livorno, sono iniziati a giugno 2005, finanziati dalla presidenza del Consiglio dei ministri, poi dal ministero dei Beni culturali e dalla Regione. Si è iniziato con la pulizia dell’area circostante e la disinfestazione dei locali. Gli interventi di somma urgenza sono consistiti nello smontaggio della struttura in ferro dell’orologio, della merlatura del torrino delle mensole, poi rimontate senza le parti non originali realizzate in cemento. L’orologio è stato completamente sostituito grazie alla sponsorizzazione della Locman. È stata realizzata anche un’impalcatura interna al torrino per la sua manutenzione. Con la seconda tranche gli interventi si sono spostati all’interno. Attraverso dei saggi si è trovato il vecchio collegamento tra il piano terra e il piano sottostante a livello della spiaggia. Aperte le bocche di lupo che erano state cementate sono stati creati gli impianti, tra cui quello elettrico che non esisteva. È stato aperto a livello strada un ingresso nella muratura. Dopo ulteriori verifiche si è ritrovato un passaggio che conduce alla spiaggia. Un’opera di scavo certosino ha ricondotto a rileggere una scala che precedentemente scendeva al mare. Si è quindi provveduto a costruirne una nuova in legno e ferro che lascia inalterata la sottostante. Sul lato esterno, protetto da una balaustra in ferro, è stato ripercorso un camminamento che ora consente l’accesso agli scogli sottostanti. È stato ritrovato anche un caminetto che serviva agli operatori della torre per scaldarsi e cuocere cibi. Il collegamento tra il piano terra e il nuovo solaio è stato eseguito tramite una scala in ghisa realizzata da una piccola fonderia artigianale. Dal nuovo piano attraverso una scala in ferro e legno si arriva alla terrazza, impermeabilizzata e lastricata. Da qui si gode un’ottima visione del paese. Ora si sta studiando la possibilità di ricostruire il ponte di collegamento fra la torre e la strada antistante. La torre, attraverso questo ponte, potrà tornare a fungere da collegamento tra il mare e il paese. L’inaugurazione è prevista sabato alle 19, dopo quella della sala consiliare e via del Buonumore.
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