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La vedetta delle Fiamme Gialle di Portoferraio in azione nelle acque di Baratti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 05 agosto 2009

Non si ferma l’azione delle Fiamme Gialle della Sezione Operativa Navale di Portoferraio (LI) finalizzata a garantire sicurezza e tranquillità sui litorali elbani e della costa etrusca, nell’ambito dei piani di intervento a competenza regionale coordinati dal Reparto Operativo Aeronavale di Livorno. In particolare, nella sola giornata di domenica 2 agosto, l’equipaggio della vedetta “5807” è intervenuto nelle acque di Baratti (LI), irrogando sanzioni a cinque sprovveduti diportisti che navigavano tranquillamente in prossimità della spiaggia, disinteressandosi palesemente delle severe norme che regolano la circolazione a motore nella fascia esclusiva riservata alla balneazione. Infatti, il Codice sulla Nautica da Diporto (Decreto Legislativo n. 171 del 2005) e, soprattutto, le ordinanze delle Autorità Marittime locali, vietano il transito a motore alle imbarcazioni entro mt. 100 da terra in presenza di costa alta/scogliera, ovvero 200 mt. dalla battigia in caso di spiaggia. Il recente specifico servizio è scaturito a seguito di segnalazione pervenuta da alcuni cittadini all’utenza gratuita di pubblica utilità del “117”, nella quale veniva riferita la pericolosa condotta di diversi diportisti proprio di fronte le spiagge di Baratti, ovviamente affollatissime di bagnanti. Da qui il pronto intervento dell’unità navale delle Fiamme Gialle, impegnata in una crociera di servizio al largo di Punta Ala (GR), che ha rapidamente raggiunto Baratti, accertando effettivamente quanto segnalato. I militari, infatti, verificata direttamente la situazione, hanno elevato cinque verbali da quasi € 200 l’uno nei confronti di altrettanti diportisti, sorpresi pericolosamente in navigazione a motore sottocosta. L’attività di polizia marittima, ancorché concorsuale per la Guardia di Finanza rispetto ai prioritari servizi di polizia economico-finanziaria, doganale e di repressione dei reati in genere perpetrati via mare, rileva in questo periodo estivo una particolare attenzione in ragione dell’elevato numero di bagnanti e diportisti che, specie sottocosta, possono pericolosamente entrare in contatto, a volte facendo registrare incidenti molto gravi. In tale direzione, oltre all’azione di informazione fatta all’inizio di ogni estate circa il rispetto delle regole della navigazione e della balneazione, è certamente altrettanto proficua l’azione preventiva di presidio e vigilanza - svolta in raccordo con le altre Amministrazioni dello Stato e Locali - e quella repressiva. Quest’ultima, come appunto il caso descritto a Baratti, assume maggior rilevanza “educativa” al rispetto delle regole, poiché attuata in un contesto festivo di massima affluenza balneare ed in riscontro a circostanziate segnalazioni di pericolo fatte dalla cittadinanza al numero gratuito di pubblica utilità del “117”, che, peraltro, a posteriori, non ha esitato a ringraziare l’operatore telefonico della Guardia di Finanza per l’immediato quanto opportuno intervento. Nel solo mese di luglio, la Sezione Operativa Navale di Portoferraio ha consuntivato nelle acque del periplo elbano e della costa piombinese trenta verbali della specie, elevati nei confronti di imprudenti diportisti, ignari al rispetto dei limiti di sicurezza della navigazione a motore sottocosta.


Motovedetta Guardia di Finanza

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