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Applicazione di norme sulla sicurezza sotto gli ultimi colpi di solleone

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 04 agosto 2009

Domenica 2 agosto mi sono recata all’imbarco Toremar alla corsa delle 17.00 con un biglietto passeggero RESIDENTE, rilasciato dalla Agenzia Lari e Palombo di Portoferraio, come ormai di consueto nei miei quasi venti anni di pendolarismo. Se non che, il personale della Toremar – fresco di corso sulla sicurezza della navigazione – ha deciso di accettare solo quei passeggeri che recavano sul biglietto l’orario delle 17.00, praticamente nessuno perché è prassi – o almeno lo è stato finora – che le Agenzie stampino sui biglietti rilasciati ai passeggeri il primo orario utile e non quello effettivo di partenza e io il biglietto lo avevo acquistato sabato 1 agosto nel tardo pomeriggio come si vede dalla scansione allegata. A cinque minuti dalla partenza la scaletta di imbarco era piena di passeggeri vocianti in attesa, molti ancora a terra, così mi sono recata a chiedere spiegazioni al portellone. Lì mi sono resa conto che la nave non era nemmeno a metà carico, quindi se anche fossero saliti tutti i passeggeri con biglietto non conforme nell’orario non ci sarebbe stato alcun problema nel rispetto del massimale dei passeggeri trasportabili. Al portellone di imbarco un ufficiale con accento chiaramente non toscano mi ha fatto presente che non mi avrebbe fatto salire perché “su o’ bigliett ci sta sscritto un orario diverso” e che avrei dovuto controllare al momento del rilascio. Voglio dire, siamo tutti contenti se c’è qualcuno che ha a cuore la nostra sicurezza di passeggeri, ma ci duole scoprirlo sulla scaletta di imbarco, specie se – come in questo caso – non dipende da noi ma dalle Agenzie cui la stessa Toremar ha rilasciato la concessione di bigliettazione, sempre ammesso che queste agenzie siano state messe in grado di conoscere per tempo questi mutamenti di indirizzo. Devo dire infatti che se è vero che il traghetto in questione è omologato per 470 passeggeri, nelle domeniche invernali quando su quella corsa viaggiano universitari, squadre di calcio e tutti i pendolari, ne ho contatti quasi il doppio! Morale domenica 2 agosto, molte persone fra cui tanti turisti si sono trovati disorientati, altri si sono precipitati a richiedere i rimborsi del biglietto e hanno traghettato con la corsa delle 17.40 dell’altra compagnia, altri come me che chiedevano di salire perché quel traghetto è l’unico in coincidenza con l’ultimo treno che ci porta nelle nostre residenze di lavoro, si sono visti respingere all’ingresso e solo quando si stava per sfiorare la rissa, il Comandante della motonave ha consentito a tutti di salire. E nessuno ci ha contato. Insomma, uno spiacevole episodio che nel bieco furore dell’applicazione di una norma precauzionale, ha prodotto disagio e si è trasformato in un abuso, paradossalmente, proprio nei confronti di coloro che si voleva tutelare, ciò a testimonianza – se mai ce ne fosse bisogno – che una cosa è promuovere la sicurezza, un’altra è la pedante applicazione di un regolamento, e sotto gli ultimi colpi del solleone per giunta.


Planasia Toremar accosto

Planasia Toremar accosto