Orbene, mettiamo che uno abbia uno zio semi-infermo che ha bisogno del costante aiuto degli altri e in un impeto di generosità gli dica: “Zio guarda ho deciso, passo le mi’ ferie a casa tua, così t’aiuto ti faccio un po’ di lavoretti a casa che n’hai bisogno … ci sto tutto agosto!” meritandosi la commossa riconoscenza del parente. Mettiamo che dopo due giorni dopo lo stesso telefoni allo zio e gli dica: “Zio guarda mi dispiace proprio ma devo portà il bimbo il montagna .. vengo eh .. ma dopo il 16!” E poi ancora il giorno dopo ritelefoni “Eh zio avevo detto che ci stavo quanto ? Una settimana? No una settimana 'un ce la faccio, ma vedrai che un paio di giorni …” A quel punto la questione sarebbe sapere se lo zio è fratello del padre o della madre del nostro, poiché nel primo dei casi aumentassero (direbbe il berluska) vertiginosamente le probabilità che l’anziano rivolga all’interlocutore il seguente raffinatissimo invito: “Senti .. vai in culo te e il budello di tu’ ma’!” Re Pipo Ritto Supercafone delle Bandane I° (sempre lui) non si è comportato dissimilmente dal nostro teorico personaggio. Qualche settimana fa, nel pieno gorgo di Puttanopoli, il nostro annunciò solennemente che avrebbe trascorso l’agosto, le sue ferie con i terremotati d’Abruzzo, e noi ce lo vedevamo già farsi prestare la tenda da Gheddafi per ospitare l’esercito di rofiani e tegami che frequentano le sue residenze, lì comunque nella polvere, con l’aria condizionata ma accanto a quei disgraziati che boccheggiano sotto il sole con la prospettiva di pipare dal freddo, senza neanche il conforto di una serata al Bilionaire, lontano dal lettone di Putin …. Ieri abbiamo appena captato una sua dichiarazione: il fine settimana (forse) lo passerà a L’Aquila .. “But you tell me, over and over and over again, my friend, you don't believe we're on the eve of destruction. ...” Rudy Assuntino traduceva questi versi di Barry Mc Guire (un po’ liberamente): “Dimmi cosa vuoi ancora amico, per capire, che questa è proprio l’alba della fine?”.
Aquila dormitorio