“Sono un Vigile del Fuoco Volontario, faccio questo lavoro perché ci credo e non perché desideri la gloria o le medaglie appuntate sul petto, ma vorrei che in merito alle operazioni di soccorso e spegnimento dell’incendio di S. Piero i fatti venissero riportati come realmente si sono svolti”. Così esordisce Dario Mazzei dei Vigili del Fuoco di Marina di Campo che, riferendosi alle polemiche sul ritardo o sul mancato soccorso intorno alla abitazione del Sig. Buscaglione nella località di Castancoli, racconta come abbiano operato, lui e la sua squadra composta da altri tre Pompieri, durante la prima concitata notte del grande incendio elbano. “Siamo partiti intorno alle 22,30 del 5 agosto con le disposizioni di tenerci nella parte bassa di S. Piero, per difendere le abitazioni della zona. Finita l’emergenza in quel punto ci siamo recati al check-point dove si effettuavano le operazioni di smistamento dei mezzi. Erano all’incirca le 3.15 di notte, abbiamo avuto l’ordine di dirigerci verso la Loc. Castancoli, dove si trova l’abitazione in questione.” “E’ una zona lontana dall’abitato – spiega Mazzei – che si raggiunge con una strada stretta in piena vegetazione. Nei pressi si trovavano un mezzo della Forestale e un altro dei Pompieri, ma essendo già essi intervenuti intorno alle cave per evitare che il fuoco si avvicinasse a materiale pericolosissimo come gli esplosivi, entrambi i mezzi avevano terminato il loro carico di acqua. Noi avevamo una camion con una capacità di 3.200 litri, intorno c’erano le fiamme a 20 metri, procedevamo abbastanza lentamente perché dovevamo fare abbassare quelle più vicine alla strada. Ma ci siamo arrivati alla abitazione di Buscaglione, - continua il Pompiere – la quale effettivamente era già stata attaccata dal fuoco su una parte del tetto e c’erano dei volontari del paese che si adoperavano con mezzi di fortuna. Distese le tubazioni siamo subito intervenuti sulla casa, siamo poi passati ad estinguere le fiamme della baracca a fianco. C’era un campo con dei pannelli solari, e visto il valore della attrezzatura abbiamo fatto opera di bonifica tutto intorno. Abbiamo limitato i danni al minimo, considerando che era tutto circondato dal fuoco e c’era una temperatura elevatissima.” Mazzei ci tiene a precisare alcuni numeri: “E’ stato scritto che i Pompieri non hanno versato un litro d’acqua per il Sig. Buscaglione, vorrei spiegare che il nostro camion tiene 3.200 litri e che durante il soccorso abbiamo chiamato una autobotte per il rifornimento direttamente sul posto, quindi abbiamo scaricato più di 6.000 litri.” Il Vigile del Fuoco è amareggiato per quanto è stato poi successivamente riportato sui giornali e conclude “durante le operazioni vengono fatte valutazioni delle emergenze e dei pericoli per la popolazione in base alle quali si danno delle priorità, a volte per chi non è addetto ai lavori certe scelte possono sembrare non condivisibili, inoltre dobbiamo fare i conti con un numero limitato di uomini e attrezzature, ma non si può affatto dire che non siamo intervenuti per salvare le case e le persone”.
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