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Giglio revoca proposta istituzione AMP. Feri: si vanifica il lavoro già compiuto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 01 agosto 2009

Il prossimo 4 agosto, alle 10 di sera se non vado errato, per quanto comunicatomi per le vie brevi dal Capogruppo di Minoranza Brothel, si svolgerà un consiglio comunale in cui uno dei punti all’ ordine del giorno è la revoca della delibera di istituzione della AMP approvata dalla precedente amministrazione, sulla quale tanto si è discusso ed evidentemente, ancora tanto lo faremo. Essendo stato uno di quelli che più si impegnò sull’ argomento rimango ovviamente deluso da una serie di fattori, a parte quello che vede vanificare in parte il mio lavoro, ma che ritengo, fra i vari, il meno importante. Non conoscendo il contenuto degli atti, che penso verranno resi pubblici e sui quali mi riservo ovviamente di intervenire in quanto le considerazioni e risultanze politiche saranno moltissime, oltre che incasellarli nel tortuoso percorso della AMP, voglio esprimere la mia totale amarezza per il modo con cui il Sindaco ha inteso procedere. Nel recente passato, da parte della precedente Amministrazione e del sottoscritto si è parlato molto di AMP, passando per la proposta approvata, affrontando incontri pubblici e di piazza, incontrando gente e categorie di utenza, facendo non mi ricordo se 3 o 4 consigli comunali, scrivendo fiumi di lettere ed altro e continuando tuttora ad affrontare l’ argomento. Situazioni difficili, scomode e politicamente poco remunerative, ma basilari per la crescita della collettività verso una presa di coscienza di un problema che è anche il motivo per il quale stiamo parlando adesso e ne parleremo in futuro. Nella prima seduta del nuovo Consiglio Comunale è stata consegnata una ampia relazione dalla Minoranza Consiliare in cui, tra le varie cose, chiedeva, sull’ argomento della AMP, di essere coinvolta, nel modo che il Sindaco avesse ritenuto più opportuno; magari nominando una commissione consiliare ad hoc. Anche gli incontri politici avvenuti con il sottoscritto sono sempre stati improntati alla massima e reciproca apertura in modo da non vanificare il lavoro fatto che ha portato tutti ad aprire gli occhi sui problemi del mare. Nel prossimo Consiglio Comunale, convocato la sera del 4 agosto (perché non alla mezzanotte del 15 agosto?) si vuole decidere una cosa molto importante come l’ annullamento di una proposta comunale di AMP, fregandosene delle richieste di confronto e coinvolgimento. Affrontando ora e non a settembre o ottobre, con tutto il tempo possibile, l’ argomento, anche in seguito ai doverosi coinvolgimenti delle parti, si sceglie la strada del non confronto e della non partecipazione e questi sono enormi segni di debolezza amministrativa, visto che oggi, a differenza di prima, chi sta all’ opposizione chiede di essere coinvolto. Eppure questa non pare essere un’ emergenza estiva, ma si trova il tempo per farci anche un Consiglio Comunale, per preparare il quale si è deciso di compiere un atto di unilaterale. Ricordo anche che, a colloquio con qualche esponente della attuale amministrazione, in tempi precedenti alle elezioni, dissi che in caso di loro vittoria essi stessi avevano piena legittimità di agire e proporre; appunto, proporre. Chiesi di non annullare una proposta, senza avere prima un progetto condiviso in mano, in modo da transitare da un progetto che stava bene ad una sola parte ad un qualcosa di maggiormente evoluto e costruito assieme e che i fatti e le circostanze, nei passati 5 anni, non ci avevano permesso di fare. Chiesi di lavorare assieme visto che vi erano molti punti in comune e che c’erano le basi per poter affrontare assieme l’ argomento in modo da sdoganarlo ed assumere una volta per tutte una posizione univoca. Ritenevo possibile percorrere questa strada perché mi ero fidato delle persone e della loro voglia di coinvolgere, mentre oggi mi rendo conto che appena seduti sulla poltrona hanno iniziato a ragionare come se ci fossero sempre stati (e come se ci dovessero stare per sempre). Peccato per l’ occasione persa, perché, proprio per l’ esperienza passata, il Sindaco ha perso un’ altra occasione per coinvolgere ed allargare il fronte del consenso su tempi importanti come quelli della pianificazione. E’ chiaro che, al di là di ogni altra considerazione che verrà, a fronte di tutto questo si iniziano a segnare parti e responsabilità che seguirò con cura e sulle quali non faremo, politicamente parlando, più sconti a nessuno ed è anche chiaro che questo atto, a fronte di una precisa richiesta di coinvolgimento, rischia seriamente di rappresentare una rottura su tutto il fronte politico.


stefano feri

stefano feri