Caro Roberto, Mi associo a Sergio Rossi nel pormi l'inquietante domanda circa la destinazione dei nomadi attualmente "residenti" nell'area dell'ex ENEL. Ho votato Perìa sindaco sperando di aver votato una lista di Sinistra, dove per sinistra (è bene precisarlo, vista l'inflazione del termine a livello nazionale) si intende un occhio di riguardo per le classi subalterne, povere, ignoranti, indifese, ecc. Da tempo mi ponevo lo stesso problema dei residenti e commercianti della zona, circa lo SCANDALO della presenza dei nomadi all'ex ENEL. Solo che a differenza di costoro (e tua?! Spero di no) per me lo scandalo non consiste nel fastidio che essi danno (a me l'unico fastidio che danno è il senso di colpa che provo quando davanti alla Coop li vedo mendicare e non posso dare loro qualcosa), bensì lo scandalo che esista, su un'isola OPULENTA (basta con la retorica della crisi! Mai sentito parlare di terzo mondo?) gente che vive in condizioni sociali igieniche e sanitarie disastrose. Non sto facendo l'apologia dell'assistenzialismo, tuttavia credo che una comunità dovrebbe essere in grado di dare lavoro a chiunque, e se non ci riesce almeno a chi è per la strada sia in grado di offrire un dormitorio, una doccia e una mensa, e se non riesce nemmeno a fare questo, allora si vergogni e ringrazi i nomadi che si accampano in un capannone abbandonato e non in Piazza Cavour. A questo punto vedo due possibilità: La prima è che lo sgombero sia stato preceduto dalla creazione di un'alternativa abitativa per quelle PERSONE, e allora la mia polemica cade automaticamente e anzi mi scuso per la mia disinformazione e ignoranza. La seconda è che l'attuale giunta emette un provvedimento con cui scavalca a DESTRA la Lega. Confido in una spiegazione pubblica sulla questione, non per me privilegiato che sono qui a scrivere una mail, ma per chi non solo non ha internet, ma neanche il computer, ma che dico, nemmeno l' impianto elettrico! Non li (mi) deludere, Roberto!
Giovanni Gay