MARCIANA. "Un tasso che viene dall'era terziaria" segnala Renato Giombini ex comandante della Forestale, reduce dall'ennesima perlustrazione dei crinali sotto il monte Capanne. Un appuntamento con un piccolo gruppo di escursionisti per andare trovare un tasso che ha ben 2000 anni. "All'Elba ne esistono un centinaio di questo tipo di piante;- prosegue l'ex militare, spesso nelle cronache locali, perché ancora impegnato nel suo impegno di tutela ambientale come volontario- li abbiamo censiti qualche anno fa e questo tasso plurisecolare lo abbiamo scoperto con gli uomini della stazione di Marciana Marina. Un albero eccezionale che ha un fusto ormai vuoto, largo quasi tre metri, con un'ampia chioma e una ramatura ancora verde in diverse parti. Ha resistito così a lungo anche perché è nato in un luogo poco accessibile, colpito dal sole non per tutta la giornata ed ha resistito ad incendi e altre sventure ambientali. Si trova nel versante nord sotto il monte Calanche, in una zona abbastanza impervia che poi sovrasta la valle della Nivera”. Senza dubbio trovarsi di fronte ad un albero che vive da così tanto tempo, vuol dire innescare suggestioni davvero intense e complesse. E all'Elba l'andar per sentieri è una chance notevole con oltre 150 chilometri di percorsi. Sono decine i tragitti percorribili e numerati per esplorare l'Elba nel modo più ecologico, a partire dal Gte (grande traversata elbana), che collega l'ovest all'est. Percorsi nel verde catalogati nella "Guida ai sentieri dell'Elba, Capraia e Montecristo : Storia, natura, ambiente" voluta diversi anni addietro da Comunità Montana e Club Alpino livornese, firmata da Barsotti, Ferrari e dallo stesso Giombini. Ma esistono molte altre pubblicazioni simili. Il tasso plurisecolare è un albero maestoso, in grado di raccontarci tutto sulle vicende dell' umanità. Nel marcianese si può dire sia una sorta di sentinella eterna. Un altro tasso importante, che ha solo 1000 anni, si fa per dire, si trova invece sempre sotto le pendici delle Calanche, ma nella parte che guarda il sud dell'isola, verso Seccheto, Cavoli. Sono queste piante una sorta di simbolo di immortalità e di pace. Chi volesse incontrali dovrà di certo affidarsi a qualche guida ambientale esperta e quindi allo scopo può informarsi all'Apt o al Parco
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