Non conosciamo il nome italiano né tantomeno quello scientifico: nel nostro dialetto si chiamano "torchiaie" e sono una sorta di naturali "funi" che pendono dagli alberi che ricordano le liane di altre foreste. Un gruppetto di ragazzi, locali ed ospiti del Villaggio Vacanze S.Anna, verso le ore 11 di mercoledì 19 agosto si era inoltrato nel fitto bosco a monte di Bagnaia e si era imbattuto in alcune "torchiaie" che pendevano al bordo di un fosso. Vagliata la resistenza delle "funi" uno di loro il diciassettene P.S. di nazionalità inglese aveva preso a lanciarsi a mo' di Tarzan da un lato all'altro del fosso in secca. Ma a mezzo di un volo la "fune" improvvisamente si spezzava ed il ragazzo piombava pesantemente sul greto del fosso circa tre metri più in basso. Il giovane inglese avvertiva un fortissimo dolore al coccige e restava incapace di muoversi. Ai compagni non restava altro che ritornare in basso per dare l'allarme: la segnalazione arrivava al 118 che disponeva l'uscita di un mezzo della Pubblica Assistenza Croce Verde di Portoferraio. Ma il lavoro dei Volontari e del Dott. Gabriele Rocchi che interveniva con loro e guidava le operazioni non era per niente semplice. Il punto dove si trovava l'infortunato era infatti per circa 300 metri all'interno di una zona fittamente boscata e fortemente scoscesa, la sistemazione del ragazzo sulla speciale barella spinale, indispensabile per il rischio di presenza di lesioni alla colonna, ed il suo trasporto fino all'autoambulanza faceva sudare parecchio i soccorritori. L'operazione iniziata alle ore 11.30 terminava alle 13.30 con il ricovero in ospedale del ragazzo che veniva immediatamente avviato agli esami radiografici per la valutazione della consistenza delle lesioni riportate nella caduta.
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