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Controcopertina - Enel: per gli analfabeti energetici e ambientali non c’è medicina

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 26 luglio 2009

Come si dice? per gli scemi non c’è medicina, così non c’è rimedio per chi, dopo non aver mosso un dito ed essere sempre stato dalla parte di cementificatori, inquinatori e bracconieri, ora dice che Legambiente sarebbe al soldo dell’Enel. Lasciamo perdere le decine di iniziative contro il carbone, le centrali energivore, il nucleare dell’Enel (volute e approvate dal governo) fatte da Legambiente, che a questi cervellini da blog non interessano perché sono allergici alle proteste contro i potenti, ma se qualcuno di loro avesse la voglia e la capacità di leggersi qualcosa di un po’ più complicato degli insulti che rovesciano su chiunque sia capace di articolare un discorso compiuto, consigliamo il recente dossier di LEGAMBIENTE “Malaria 2009” nel quale mettiamo in fila e top ten delle industrie più inquinanti d’Italia e ne denunciamo abusi ed illegalità. Ecco quelle Enel una dopo l’altra e secondo la tipologia di inquinamento: Emissioni PM10: ENI S.p.a. Raffineria di Sannazzaro de’ Burgundi (PV); ENI S.p.a. Raffineria di Sannazzaro de’ Burgundi (PV). Emissioni NOx: ENEL Centrale Termoelettrica Federico II (BR SUD); ENEL Impianto Termoelettrico di Fusina (VE). Emissioni Sox: ENEL Centrale Termoelettrica Federico II (BR SUD); ENEL Impianto Termoelettrico dimFusina (VE); ENEL UBT Montalto di Castro Centrale (VT) Emissioni CO: ENEL Centrale Termoelettrica Federico II (BR SUD Emissioni di Cromo: ENEL Centrale Termoelettrica di Genova; ENEL Impianto Termoelettrico di Fusina (VE) Emissioni di Mercurio: ENEL Impianto Termoelettrico di Fusina (VE) Emissioni di Nichel: ENEL Centrale Termoelettrica di Termini Imerese (PA); ENEL Centrale di Piombino (LI) Emissioni di Diossine e Furani: CENTRALE TERMOELETTRICA DI MONFALCONE (GO). Non male per essere a busta paga di Enel. La verità è che noi ci possiamo permettere di accettare la collaborazione di Enel ad iniziative di risparmio energetico e di difesa della biodiversità proprio perché ad Enel non perdoniamo nulla della sua politica carbonifera e atomica che piace tanto a molti di quelli che ci insultano. Lo possiamo fare perché siamo forti ed integri e non deboli e ricattabili come chi all’Elba cerca di misurarci con il suo braccio e pensa che saremmo pronti a venderci al miglior offerente, perché loro lo farebbero al volo. Quando questa sgangherata banda di sprovveduti, che sta avvelenando con la maldicenza e gli insulti ogni relazione politico-sociale, avrà il coraggio e la capacità di abbandonare i comodi blog nei quali si rifugia e nasconde per andare, come fa Legambiente, davanti alle centrali dell’Enel ed ai palazzi del governo a protestare contro le politiche energetiche dell’Enel, potrà presentarsi "al campo sportivo" a discutere con le persone serie. Ma prevediamo che resteranno come sempre sugli spalti a berciare al vento, lasciando coraggiosamente, come sempre, in panchina la loro squadra di brocchi e peracottari, capaci solo di inveire contro insultare il centravanti avversario e di chiamare cornuto l’arbitro perché applica le regole del gioco che ignorano.


tralicci enel operai

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