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Il governo riduce i piccoli Comuni a microbi e uccide la provincia dell’Elba nella culla Disegno di legge prevede 6 consiglieri e 2 assessori nei comuni tra i 1000 e i 3000 ab. Leghisti chiedono province accorpate e con soli 12 consiglieri

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 26 luglio 2009

Il disegno di legge sulla autonomie approvato dal governo riduce drasticamente il numero di consiglieri e assessori di Comuni e Province e falcidia altre comunità montane, enti di bonifica e difensori civici, probabilmente pensare alla Comunità dell’Arcipelago tanto propagandata dal centro.-destra è solo un sogno nelle scenario di tagli che lo stesso centro-destra ha disegnato a Roma. Se il provvedimento fosse già legge, nessun comune dell’Arcipelago sarebbe in regola, tutti dovrebbero procedere ad una drastica cura dimagrante delle loro giunte faticosamente messe insieme assegnando spesso deleghe astruse per contentare tutti. Il nuovo Codice delle Autonomie approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri prevede infatti la “modifica alla composizione dei consigli e delle giunte degli enti locali”. Molte poltrone sono a rischio nei consigli provinciali e comunali e nelle relative giunte e all’Elba, Giglio e Capraia sarebbero interessati tutti i comuni visto che il DL stabilisce una progressiva riduzione dei consiglieri comunali nelle città con meno di 500mila abitanti, fino ad arrivare a sei membri nei comuni fino a 3mila abitanti. Capraia, Giglio, Marciana, Marciana Marina, Rio nell’Elba e Rio Marina dovranno avere un Consiglio Comunale di soli sei membri e qualcuno dei neo-eletti nel direttivo del Parco (probabilmente in maniera irregolare) rischia di non entrarci perché potrebbe decadere prima da Consigliere, oppure di restarci per poche settimane o mesi… In questi comuni tra i 1.001 e i 3.000 non ci dovranno essere più di più di due assessori. A Rio Elba, che non arriva a 1.000 abitanti forse dovrà fare tutto il Sindaco Danilo Alessi... Dalla mitica Provincia dell’Elba che ha infiammato la fantasia del buon Martinenghi e della destra leghista nostrana nemmeno a parlarne… Sono addirittura a rischio la stessa province di Livorno e Grosseto che comunque dovranno anche loro subito adattarsi ad una bella cura dimagrante in poltrone e assessorati. Secondo il disegno di legge firmato dai due ministri leghisti Maroni e Calderoli il Consiglio Provinciale dovrà arrivare a massimo 12 Consiglieri (con tanti saluti alla folta rappresentanza elbana…) e la giunte 3 assessori. Il risparmio per i Comuni sarebbe quasi nullo, visto che un assessore di un Comune fino a 5mila abitanti prende un’indennità mensile tra i 102 e i 204 euro. In cambio in pochi dovranno occuparsi di tutto e in molti già faticano ad occuparsi di poco... Forse questi tagli all’autonomia di Province e Comuni voluti dal Partito che vuole l’indipendenza della Padania e l’autonomia dell’Elba (“L’Isola più grande della Padania”) non verranno per nuocere se serviranno a superare la frantumazione di questa nostra isola in tanti nani politici che con la legge del Governo diventeranno microbi… L’unica via d’uscita sembra proprio il Comune unico, se si vuole ridare rappresentatività e dignità politico-amministrativa all’Elba. Altrimenti con questa ulteriore concentrazione di una classe politica già non all'altezza e litigiosa non si capisce come questi piccoli frammenti indeboliti riusciranno ad affrontare problemi come turismo, economia, rifiuti, bonifiche, urbanistica e parco che fino ad ora non sono riusciti a risolvere. Probabilmente la vituperata Unione dei Comuni sarà l’unica via di uscita temporanea percorribile (e vedrete come ci si tufferà il centro-destra che non la voleva…). Pensate a questi 6 disgraziati (probabilmente 4 in maggioranza e 2 all’opposizione) che dovranno dividersi tra Consiglio Comunale, Giunta, Unione dei Comuni, Comunità del Parco, Ente Parco, Conferenza dei Sindaci… ed altri enti di gestione. Ci vorrebbero dei geni stakanovisti… e il panorama politico elbano ci sembra difetti da tempo sia Einstein che di Stakanov. Il mostriciattolo della Provincia dell’Elba è stato ucciso prima di nascere, direttamente nelle amorevoli mani della praticona padana Martinenghi: sarà addirittura il Governo a disporre la soppressione di singole province, in ragione della «entità della popolazione di riferimento, all’estensione del territorio e al rapporto tra popolazione ed estensione», con questi criteri rischiano la soppressione Livorno e Grosseto figuriamoci la provincia semi-indipendente dell’Elba e il suo oltremare padano vagheggiato dai leghisti di scoglio, paripatetici tra l’elettrodotto del Bucine e il centralismo colonialista romano così ben rinverdito dal celodurismo di Maroni e Calderoli. Comunque, entro due anni il Governo dovrà provvedere al riordino completo degli enti, in modo che «il territorio di ciascuna provincia abbia un'estensione e comprenda una popolazione tale da consentire l'ottimale esercizio delle funzioni previste per il livello di governo di area vasta». Un bello schiaffo dei Leghisti ai nostri politici che pensano invece continuamente ad un “livello di area minima” e vanno a Roma a chiedere che l’Elba venga liberata da enti nazionali che cercano di applicare leggi nazionali… Bisogna solo capire se il centro-destra e la Lega ci prendono per i fondelli a Roma o per il culo a Portoferraio… probabilmente tutte e due le cose.


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