La propensione al divieto sta diventando, nel nostro paese, una forma patologica, proporzionale alla incapacità di informare ed educare. Fresca di qualche giorno, la sciura moratti ha deciso di vietare tutti gli alcoolici (compresi boeri, birra e soprattutto vino) ai ragazzi minori di 16 anni. Per logica, visto l'aumento dell'obesità nella nostra infanzia, vanno vietate merendine, mac donalds, bibite gassate, cioccolate, dolciumi, e soprattutto le doppiamente insane schiacce briache, visto il rifiorire dei casi di gotta bisognerà vietare bistecche e carni rosse in genere, considerato che qualcuno annega bisognerà vietare i bagni, visto che gli aerei ogni tanto cadono dovranno essere vietati i voli, ma purtroppo anche i treni si scontrano, per non parlare delle auto e delle moto e dunque sarà bene vietare il movimento fino almeno alla maggiore età. Ma se vuole davvero risolvere il problema degli adolescenti la sciura moratti dovrà vietare di nascere, almeno prima dei sedici anni compiuti. Il mitile ignoto Parole capesante (ops sante!) inclita cozza. Ma ci permetta di aggiungere che questa positiva propensione per la misura profilattica (che non è al contrario di quanto l'assessore pensi la taglia del preservativo) della ex ministra (rimpianta perché al peggio non c'è mai fine) della pubblica istruzione con l'infiammazione, dovrebbe essere integrata dall'assunzione di provvedimenti di salvaguardia per la terza età, che è un'altra faccia a rischio della popolazione. Ad esempio: visto che può avere effetti devastanti, pure Alemanno, perché Roma sia all'altezza della Capitale della Padania, potrebbe integrare quel decreto anti-zoccola della Carfagna (specifichiamo che il genitivo non è denominativo) con una ordinanza che vieti il consumo di topa a gettone anche e soprattutto tra le mura domestiche agli ultrasettantenni. Non le pare?
mitile cozza