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Controcopertina- Elettrodotto: Rampini replica a Terna, ma il Governo intanto ...

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 23 luglio 2009

Riguardo alle dichiarazione della Soc.Terna in cui “ rassicura “ sull’entità del progetto del nuovo elettrodotto da 132Kv, nonostante faccia parte del Comitato per l’interramento, scrivo per il momento solo a titolo personale alcune considerazioni poiché non c’è stato ancora l’incontro con il Sindaco Peria, né una riunione plenaria del Comitato stesso che potesse esprimere una posizione univoca ed ufficiale. La Soc. Terna afferma che i nuovi tralicci saranno 20 e non 27 con l’abbattimento dei vecchi 48 tralicci, che uno solo sarà di 40 metri, circa 10 tra i 30 e 35 metri, 7-8 non arrivano a 30 metri ; l’abitazione più vicina all’impianto dista a 60 metri. Le mie considerazioni sono le seguenti: la riduzione del numero dei pali non muta sostanzialmente l’impatto ambientale conseguente. Se anche un solo palo è alto 40 metri, gli altri, circa 10, (che cosa vuol dire “ circa” che ancora non si è certi del numero ?!) saranno tra i 30 e i 35 metri; sarebbe come affermare che invece di altezze uguali a un fabbricato di 14 piani ce ne saranno di uguali a fabbricati di 12-13 piani! Cosa cambia? Sette-otto ( sette o otto?) saranno di altezze minori di 30 metri, anche in questo caso l’indicazione e altamente generica e poco rassicurante poiché credo che probabilmente saranno quei piloni più vicini alla costa e quindi maggiormente visibili. La linea aerea, secondo Terna, passerà per lo più su un territorio essenzialmente montagnoso e poco abitato. La nostra indicazione sull’interramento di tutto il nuovo elettrodotto significa proteggere tutta l’Elba non solo una sua parte magari più visibile; per noi tutto il territorio va protetto non solo quello costiero. Dal punto di vista della salvaguardia delle condizioni igenico sanitarie della popolazione, ritengo che anche se uno solo di noi sia minacciato, vada difeso e che non debbano valere in questo caso valutazioni ed enumerazioni statistiche. L’affermazione di Terna che l’ interramento è impossibile per motivi ambientali è tutto da dimostrare, basterebbe solo seguire il tracciato stradale. Il problema vero è che potrebbe essere più costoso e quindi Terna avrebbe meno guadagno. L’interramento di parte del nuovo elettrodotto non è certamente frutto di una decisione spontanea, bensì frutto di battaglie condotte dai nostri cittadini e dall’intervento delle istituzioni locali evidentemente stimolate anche dalle iniziative venute dal basso. L’investimento per realizzare l’opera, dice Terna, sarà pagato sulla bolletta elettrica di tutti gli italiani; questo mi sembra quasi un ricatto, come dire : “ attenzione, se saremo costretti incorrere in maggiori costi pagherà anche chi non abita all’Elba.” Bene, io dico, e spero che lo pensino molti altri, che il patrimonio paesaggistico e ambientale dell’Elba, una delle più belle isole del Mediterraneo, sia patrimonio non solo di chi la abita, ma anche patrimonio dell’umanità intera. Vorrei che su questo punto si pronunciasse con parole chiare anche il Presidente del Parco dell’Arcipelago Toscano Mario Tozzi e che con l’autorità che gli deriva dal suo ruolo non solo di difensore del territori rientranti nei confini del Parco, ma anche di tutti i territori dell’Arcipelago trasmetta queste nostre istanze al Capo del Governo Silvio Berlusconi, ai Ministeri competenti, in particolare al Ministero dello Sviluppo Economico perché modifichi il decreto ministeriale che autorizza la costruzione e l’esercizio del nuovo elettrodotto nella prospettiva dell’interramento di tutta la linea. Se perdurasse il suo silenzio, secondo il mio parere, perderebbe tutta la sua credibilità e sarebbe ricordato come il Presidente dei Tralicci all’Elba, così come sarebbe ricordato da tutti il Governo Berlusconi come quello che ha permesso un simile scempio. Vorrei sentire su questo argomento anche la voce di Lega Ambiente attraverso il suo rappresentate Mazzantini, a difesa delle nostre ragioni come sembra essere il ruolo ufficiale della sua associazione. Se così non fosse per loro varrebbe, per me, lo stesso giudizio di scarsa credibilità anche per tutte le loro altre iniziative. Ringrazio per la pubblicazione. Michele Rampini non entriamo nel merito di quanto afferma il Comitato, facciamo però sommessamente notare che da qualche ora qualcosa (anzi parecchio) è mutato nello scenario su cui si sta sviluppando la querelle. Già perché il cosiddetto decretone economico sul quale il Governo Berlusconi ha già annunciato che porrà la fiducia sposta ogni capacità decisionale in ordine alla produzione, ma anche alla distribuzione di energia ad un soggetto definito "Ministero dell'Energia". Come dire e lo afferma nientepopodimenoché un membro dello stesso governo come la Ministra dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo protestando che con l'entrata in vigore del provvedimento non solo il suo ministero, ma pure tutti gli altri soggetti amministrativi dal comune in su, perderanno ogni competenza ed ogni diritto di contrattare, osservare ed eventuamente opporsi alla realizzazione di un elettrodotto (così come di una centrale nucleare). L'interlocutore unico (ammesso che voglia interloquire), anche per le vicende del trasporto di energia, tanto di Terna quanto dei cittadini diventa a questo punto solo e soltanto lui, il Ministro dell'Energia cioè Claudio Scajola. Così ad occhio e croce ci sembra che l'esecutivo del cavaliere sia in materia parecchio "centralista" sia per la sua smania di costruire centrali nucleari (una delle quali potrebbe, sempre di più potrebbe, planare a Pianosa) sia per la decisione di avocare alla sede ministeriale romana ogni decisione "energetica" annessi i tracciati e le forme degli elettrodotti. E se c'è sul territorio chi non è d'accordo con questa colonizzante procedura e sugli effetti dell'applicarla, può tranquillamente adeguarsi al disposto della Legge del Menga. Ancora una volta, complimenti ed auguri a chi li ha votati.


tralicci enel elettrodotto

tralicci enel elettrodotto