Osservazioni al Piano di indirizzo territoriale con valore di Piano Paesaggistico in attuazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio recante l'implementazione del piano di indirizzo territoriale (PIT) per la disciplina paesaggistica – Articolo 143 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio ai sensi dell'articolo 10 della L. 6 luglio 2002, n. 137) e articolo 33 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio) adottato dal Consiglio regionale in data 16 giugno 2009: Si fa riferimento al documento Ambito n°27 - Isola d’Elba, PROVINCE: Livorno; TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI: Campo nell’Elba, Capoliveri, Capraia Isola, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferrraio, Rio Marina, Rio nell’Elba riportato sul sito web della Regione toscana al link http://www.regione.toscana.it/ambienteeterritorio/normeurbanisticheeedilizie/Ambiti/Ambito-27-Isola-dElba/index.html Osservazione n.1 Il piano paesaggistico non risulta accompagnato da una specifica Valutazione ambientale strategica come previsto dall'articolo 3 comma 2 della Direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente Osservazione n. 2 La Sezione 1, Quadro conoscitivo, a) Nel paragrafo Assetti agricoli e forestali per la presenza di Castagni si dice che “è rilevabile anche in aree abbastanza basse sul livello del mare, in Comune di Rio nell’Elba sul versante che si affaccia a nord”, si tratta di un evidente refuso visto che i castagneti sono presenti soprattutto nel versante occidentale dell’Elba, nei Comuni di Campo nell’Elba, Marciana e Marciana Marina e che i più vicini al mare si trovano proprio in questi ultimi due Comuni. b) si fa presente che le foto che illustrano il quadro conoscitivo hanno spesso riferimenti sbagliati: la seconda foto Assetti Agricoli e Forestali fa riferimento ad un vigneto a Campo Lo Feno, nel Comune di Marciana e non in quello di Campo nell’Elba; “Il borgo storico di Marciana” non è nel Comune di Marciana Marina ma, appunto, in quello di Marciana; “lo scoglio alberato dell’Isola della Paolina” non è nel Comune di Marciana Marina ma in quello di Marciana; la foto riguardante “la vegetazione della macchia mediterranea che caratterizza il versante settentrionale dell’isola” si riferisce a Procchio, che è nel Comune di Marciana, non in quello di Marciana Marina; “L’insediamento storico di Poggio” è nel Comune di Marciana e non a Marciana Marina; c) Nel paragrafi Insediamenti moderni e contemporanei si dice: “ Le strutture portuali di Marciana Marina convivono con una stretta lingua di spiaggia utilizzata per la balneazione”, si fa presente che tale spiaggia detta “Del Capitanino” è a tutti gli effetti area portuale e quindi vietata alla balneazione, tanto è vero che l’Arpat non vi effettua prelievi per determinarne la balneabilità, fa specie che un documento regionale (riportando anche la foto della spiaggia) “certifichi” una situazione di illegittimità. d) Negli insediamenti storici si fa giustamente riferimento alla valle dei Mulini come emergenza architettonica e paesaggistica, non si comprende però come analogo riferimento non sia fatto alla valle dei mulini dell’Uviale di Marciana ed al grande Mulino di Moncione nel territorio di Campo nell’Elba. e) Nel paragrafo attività produttive omette di evidenziare la presenza della cava di Colle Reciso sulla collina di Monte Orello nel comune di Portoferraio ELEMENTI COSTITUTIVI NATURALI b) Si fa riferimento ai siti di importanza regionale (SIR) B07 (zone umide di Mole e Schiopparello) B08 (Elba Orientale) Sir 58 (Monte Capanne Promontorio dell’Enfola) ma si omette di citare l'esistenza del SIR 57 Isola dei Topi, Palmaiola, Cerboli Scoglietto e Isole Gemini del Parco nazionale dell'arcipelago toscano e delle zone di protezione speciale (ZPS) IT5160012 del Monte Capanne e promontorio dell'Enfola, IT5160102 dell'Elba orientale e IT5160011 Isola dei Topi, Palmaiola, Cerboli Scoglietto e Isole Gemini. Si ricorda inoltre che in quest’ultima ZPS sono ancora in atto tentativi di vendita a fini di speculazione edilizia. c) Si omette di evidenziare l'esistenza della laguna costiera delle Saline di San Giovanni di Portoferraio e la destinazione ad Oasi della vicina area di Le Prade-Schiopparello pur riportata in altri documenti regionali e prospettata dalla Provincia di Livorno, Oasi (come riportato dall’Allegato A del Piano in esame) che non sarebbe completa senza l’area umida delle Saline di San Giovanni che invece sembra interessata da proposte portuali e di insediamenti turistici nonostante la sua grande importanza per l’avifauna stanziale, nidificante e migratrice e per il delicato ruolo di equilibrio idrico che svolge per tutta la piana. d) Si omette di evidenziare che in alcune zone sono comunque presenti habitat prioritari ai sensi della direttiva 92/43/CEE Habitat, come la laguna costiera delle Saline di San Giovanni di Portoferraio, la zona di Fonte Murata, Comune di Portoferraio, a monte della località le Grotte e la zona delle Maceratoie che va a confluire nella Valle di Ortano in comune di rio nell’Elba dove si ha una presenza significativa di sughere. L’omissione riguarda anche il mare con l’estesa presenza di praterie di Posidonia oceanica delle quali si dovrebbe tener conto, anche come elemento costitutivo e di difesa del paesaggio costiero, in quanto habitat prioritario che dovrebbe essere non solo protetto ma sottoposto a Valutazione di Incidenza per ogni progetto ed intervento, mentre invece negli ultimi tempi si sono realizzati progetti estemporanei di campi boe e riassetti portuali che non hanno tenuto in alcun conto della posidonia ed altri progetti portuali vengono prospettati non solo in golfi con abbondante presenza di posidonia (Capoliver) ma anche in are costiere interessate dalla presenza del Parco Nazionale, dai suddetti ZPS – SIC- SIR (Rio Marina) e da zone umide di grande importanza (Portoferraio). Si fa presente che i suddetti habitat prioritari Zps e Sic sono sottoposti alle direttive Habita e Uccelli dell’Unione Europea e che ogni tentativo di violazione delle suddette (peraltro non inusuale all’Elba) può essere sottoposto a procedura di infrazione da parte dell’Ue. Osservazione n.3 La Sezione 3: (funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie, Strade panoramiche, INSEDIAMENTI E INFRASTRUTTURE) e' generalmente ben raccordata con le precedenti con l'eccezione della sezione Azioni relativa ai Valori estetico-percettivi dei Porti turistici dove si richiede di aggiungere all'ultimo periodo la frase “per salvaguardare le visuali panoramiche”. La sezione azioni così integrata diventerebbe: La pianificazione comunale e il piano regolatore portuale, ciascuno per le proprie competenze, - attivano processi di integrazione fra strutture urbane e portuali in riferimento sia al loro uso che alla percezione visiva da esse offerta; applicano i criteri per la qualificazione della portualità turistica di cui all’allegato 1 della disciplina del Masterplan dei porti, che sono fatti propri dalla presente disciplina paesaggistica, ai fini della valorizzazione, riqualificazione delle aree portuali in relazione alla gestione e progettazione degli elementi storicizzati, delle opere a mare, dei waterfront e al controllo delle relazioni visuali per salvaguardare le visuali panoramiche. Osservazione n.4 La Sezione 4: (beni paesaggistici soggetti a tutela ai sensi dell' art.136 del D.Lgs. 22/01/2004 n°42 ed aree gravemente compromesse o degradate) e' coerente con le precedenti salvo che per per la sezione Strategie per il controllo delle trasformazioni: misure e azioni dove si richiede di integrare la parte sottolineata (...) La riconversione del patrimonio edilizio e della portualita' per diporto nautico esistente deve essere prioritaria rispetto alla realizzazione di nuovi insediamenti che comunque devono avere bassa densità fondiaria, alta qualità architettonica, essere correttamente inseriti nel contesto e salvaguardare le visuali panoramiche. (...) Particolare attenzione verso le aree destinate a parcheggi (di servizio alle spiagge,al commercio,ecc) che devono essere in terra battuta e opportunamente alberate. Definizione di criteri per l’inserimento di nuovi porti e approdi turistici e delle strutture connesse per salvaguardare le visuali panoramiche. Prevedere misure per contenere l’impatto sul paesaggio della cava di Colle Reciso attraverso la chiusura definitiva dell’attività di cava e il conseguente ripristino ambientale Osservazione n.5 ALLEGATO A - Elaborato 2 - Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie. Il paragrafo Azioni asserisce che il piano di gestione del Parco dell’Arcipelago Toscano (in realtà Piano del Parco)assicura il mantenimento della qualità delle risorse legate agli habitat marini. In realtà il Piano non può assicurare questo in quanto non interessa le aree a mare affidate al Parco Nazionale con il D.P.R. 22.7.1996 (Gorgona, Capraia, Montecristo e Giannutri) e ampliamento con D.M. Ambiente 19.12.1997 per l’area marina di Pianosa che sono provvisoraimante normate con i Decreti suddetti che non comprendono il mare delle isole d’Elba e Giglio. Dato che tali Decreti fissano vincoli e non permettono gestione e zonazione da parte dell’Ente Parco, si invita quindi ad inserire tra gli obiettivi di qualità l’istituzione dell’Area marina protetta dell’Arcipelago Toscano, prevista dalla Legge 979/82, dalla Legge 394/91 e dalla Legge 486/96 e contemplata nei criteri degli impegni internazionali ed europei sottoscritti dall’Italia.
Elba Mappa 350