I rappresentanti di Terna hanno incontrato Martedì 21 Luglio il sindaco di Portoferraio per discutere, alla luce della recenti polemiche, del progetto di ricostruzione della linea a 132 kV “S.Giuseppe-Portoferraio”. Nel corso dell’incontro è stato ripercorso tutto l’iter che ha condotto al progetto attuale, autorizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico il 2 dicembre 2008 e condiviso da tutti gli enti coinvolti (Regione, Provincia di Livorno, Comuni interessati, Ente Parco). E’ stato altresì ribadito che la ricostruzione della linea “S.Giuseppe-Portoferraio” – che è parte di un progetto più ampio di sviluppo della rete elettrica dell’Elba che comprende anche la realizzazione di un secondo collegamento a 132 kV “Isola d’Elba – Continente”, in gran parte in cavo sottomarino - è fondamentale per garantire maggiore sicurezza, affidabilità ed efficienza del sistema elettrico dell’isola. L’intervento consentirà, oltretutto, di evitare la realizzazione del completamento dell’anello a 132 kV interno all’isola (Cala Telegrafo – S.Giuseppe – Procchio – Porto Azzurro – Portoferraio), e quindi l’installazione di circa 70 ulteriori tralicci. I tecnici hanno poi ricordato che il tracciato autorizzato nel 2008 è migliorativo rispetto a quello proposto nel 2006: - è stata quasi raddoppiata la parte in cavo interrato, che passa da 4,5 km a 8,7 km (oltre la metà della lunghezza complessiva); - è diminuita la parte in aereo, passando da 9 a circa 7 km. A fronte di 2 km in più nel computo complessivo dell’intervento (15,5 km vs 13,5 km), il progetto riduce significativamente l’impatto ambientale dell’elettrodotto, a riprova dell’impegno di Terna nel promuovere uno sviluppo sostenibile della rete elettrica. Una volta ultimato, l’intervento consentirà, infatti, la demolizione della linea esistente “S.Giuseppe-Portoferraio”, che comporterà l’abbattimento di 48 tralicci per complessivi 13 km: considerando che i nuovi tralicci saranno in tutto 20 (e non 27), si ha che il rapporto nuovo/vecchio è di oltre 1 a 2. Quanto all’altezza dei nuovi sostegni, i tecnici hanno precisato che 1 solo è alto 40 m, circa 10 hanno un’altezza tra 30 e 35 m e 7-8 non arrivano a 30 m. L’abitazione più vicina dista 60 m dal tracciato, in un territorio per altrom essenzialmente montagnoso e scarsamente abitato. L’investimento complessivo dell’opera è di circa 50 milioni di euro, in linea con il Piano di Sviluppo, che sarà pagato con le bollette di tutti i cittadini italiani; in tale somma rientrano anche i maggiori costi, per circa 20 milioni di euro, relativi alle modifiche apportate rispetto al progetto originario. Da ultimo, gli interlocutori hanno convenuto che il progetto della nuova linea “S.Giuseppe- Portoferraio” rappresenta un esempio di buona concertazione con gli EE.LL. e può essere motivo di soddisfazione per tutti i Comuni, che vedranno gran parte dell’elettrodotto ricostruito in cavo interrato. Come è stato anche di recente ricordato, il totale interramento della linea è impossibile, sia per ragioni tecniche legate alla morfologia del terreno, sia soprattutto per il danno ambientale che ne deriverebbe alle aree boschive. I tecnici di Terna hanno confermato per il prossimo mese di settembre l’avvio dei lavori, la cui ultimazione è prevista entro il 2011.
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