Le problematiche della scuola elbana sono infinite. A tutte quelle che già fanno parte del bagaglio insulare e che si affacciano ad ogni nuovo anno scolastico, si aggiungono ancora una volta le previsioni di tagli che sembrano indolori per gli uffici provinciali, ma che porranno in difficoltà i nostri istituti. Jachen Gaudenz, oltre a presiedere l’Age, l’associazione dei genitori dell’Arcipelago Toscano di recente costituzione, è presidente da due anni dell’istituto comprensivo di Portoferraio, e da un anno dell’Isis Foresi, quindi lavora da tempo in questa realtà. D. Come è stata l’esperienza di questo anno all’Isis Foresi? R. Ho accettato l’incarico all’Isis Foresi dopo un’esperienza maturata all’interno del comprensivo di Portoferraio, dove il Consiglio di Istituto, oltre ad aver ben lavorato, si è integrato con armonia e reciproca soddisfazione di tutte le parti nella vita scolastica. L’esperienza all’Isis Foresi, invece, oltre a risultare molto gravosa, data la pesante eredità ricevuta, di fatto non ha prodotto quei risultati sperati che, sebbene minimali nelle previsioni, erano necessari a permettere un buon funzionamento dell’organo collegiale. D. E questo perché? R. Innanzitutto ho trovato buona parte dei consiglieri estremamente demotivati sia nell’affrontare problematiche presenti sul tavolo, sia nel redigere i lavori delle commissioni istituite. Vengono fatte salve alcune eccezioni che, purtroppo, da sole non avevano tutte le conoscenze complesse per redigere tutti gli atti. Spesso il Consiglio è stato oggetto di tensioni che non hanno certo contribuito a rendere agevole il compito, in altre occasioni non è stato raggiunto neppure il numero legale nonostante l'importanza degli argomenti all'O.G. D. Come sono stati i rapporti con il dirigente scolastico dell’istituto? R. Ho cercato di ricostruire dei buoni rapporti sia con la dirigenza che con il personale, ottenendo che il dirigente si mostrasse più prodigo nel fornire informazioni e dare spiegazioni su alcune questioni riguardanti il funzionamento della scuola e la gestione del bilancio. Questo ha permesso di avere conoscenze e cognizione di attività che in precedenza erano state oggetto di contestazione per mera “ignoranza” . Ma devo purtroppo rammaricarmi che ancora oggi non c’è tutta quella conoscenza che viene richiesta dai consiglieri e questo comporta uno svilimento delle funzioni del Consiglio di Istituto per quanto attiene in particolare le informazioni e le attività che non vengono portate in assemblea. Se è pur vero che il dirigente scolastico ha in pieno il potere negoziale e alcuni atti sono di esclusiva competenza della giunta esecutiva, è altrettanto vero che il consiglio di istituto promulga atti di indirizzo e dà conto alle varie componenti scolastiche delle attività e della vita della scuola, gli atti dell Giunta poi dovrebbero dare contezza dell'applicazione di quanto deliberato dal Consiglio.. D. E con le altre componenti del consiglio come è andata? R. Come ho detto in precedenza, all’interno del consiglio ho trovato scarsa collaborazione e una forte demotivazione. D. Che cosa suggerisce per il futuro? R. Ritengo fondamentale che i consigli di istituto possano funzionare quando ogni attore non si arrocca a difesa degli interessi di ogni singola parte, ma collabora all’individuazione di quelle azioni condivise e condivisibili volte solo ed esclusivamente all’interesse degli allievi e della complessiva macchina amministrativa presente nella scuola, certo poi la Giunta e il D.S. Ne devono rendere conto. Ogni altra forma di interpretazione del consiglio di istituto è deleteria non solo per l’immagine scolastica ma nella sostanza anche per la formazione dei ragazzi stessi. Mi auguro che presto sia possibile iniziare di nuovo quel percorso che avevo intrapreso sulla conferenza permanente dei presidenti dei consigli di istituto, perché alla luce anche delle ultime decurtazioni del personale e delle problematiche connesse ogni presidente si dovrebbe convincere che solo lavorando tutti insieme possiamo far sentire la nostra voce. Ed anche coloro che oggi sono presidenti degli istituti comprensivi devono rendersi conto che i loro figli, e i figli dei genitori che rappresentano, frequenteranno le scuole superiori. Quindi, in seno alla conferenza, dovrebbero occuparsi di questo e dare forza ai loro colleghi presenti nelle scuola superiori. D. Ha intenzione di ricandidarsi per i prossimi tre anni al comprensivo di Portoferraio e all’Isis Foresi? R. Ancora non ho preso una decisione se ricandidarmi ai prossimi consigli . Molto dipenderà dai programmi che potrò condividere con la nuova amministrazione portoferraiese e con la nuova dirigenza. D. Quali sono i programmi? R. Per quanto riguarda le scuole superiori la realizzazione di un convitto e semiconvitto, e l’ampliamento e la specializzazione delle scuole professionali. In particolare per i licei l’introduzione della seconda lingua comunitaria e una ristrutturazione edilizia complessiva dei plessi scolastici dotandoli di una sede decorosa e funzionale alla qualità della permanenza dei ragazzi all’interno delle strutture scolastiche e il potenziamento delle attività collaterali e di laboratorio oltre alla completa attuazione dell’indirizzo informatico del liceo scientifico. Per l’istituto comprensivo il consolidamento delle attività riguardanti la conservazione e il miglioramento delle infrastrutture e il recupero delle attività pomeridiane ed extrascolastiche da attivarsi non solo attraverso progetti mirati della scuola, ma anche con contributi economici dei genitori.
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