Ieri sera abbiamo assistito ad una delle pagine più nere della politica elbana. Nere di nome e di fatto. Una pseudogiunta che tenta invano di perpetrare la propria incapacità, senza considerare che per governare servono, al di la dei proclami, anche i numeri in assemblea. Numeri che ieri sera mancavano per assenze importanti e strategiche. Una maggioranza, che si presenta ricopiando in toto il programma precedente e che non da nessuna spiegazione sui recenti fatti di natura giudiziaria e sulle dimissioni del Presidente Febbo, e che invece di discutere su questo impedisce un dibattito togliendo la parola ai consiglieri, specialmente se di sesso femminile. Ma quello che ci lascia più perplessi è l’arroganza di chi considera l’Elba come una piccola questione da governare, quale hobby rispetto ai più importanti problemi romani e che si avventa sulla Consigliera Mazzei, rea di avere una chioma non di colore gradito rispetto all’ordinanza. Attendiamo la prossima Assemblea sperando in una maggiore capacità da parte di chi governa attualmente l’Ente comprensoriale nel saper gestire in maniera democratica le Istituzioni, confidando che il dibattito si possa svolgere senza tener conto del sesso dei consiglieri e della colorazione della loro capigliatura. Nell’attesa ci auguriamo che il Presidente in pectore Simoni eviti di mascherare le spaccature nella maggioranza con semplici diverse visioni del documento programmatico. L’Elba ha bisogno di una classe dirigente più seria.
Rita Haworth